L’Arciduca Federico Ferdinando Leopoldo d’Austria, nato a Vienna il 14 maggio 1821, deceduto a Venezia il 5 ottobre 1847, terzogenito del Feldmaresciallo Carlo d’Asburgo, Duca di Teschen e della Principessa Enrichetta di Nassau-Weilburg, fu comandante in capo della Marina austriaca dal 1844 all’anno della sua morte, il 1847.
La sua nomina a Ammiraglio di Squadra e a Comandante in Capo della Marina Imperiale Austriaca giunse dopo una rivolta di parte degli ufficiali veneziani guidati dai figli dell’ammiraglio barone Francesco Bandiera. Come comandante in capo, Federico Ferdinando introdusse molte riforme volte a modernizzazione la flotta, con l’obiettivo di dare al suo paese una forza navale meno “veneziana” e più “austriaca”.
Durante la guerra turco-ottomana, nel 1840, Beirut fu bombardata per tre giorni e la maggior parte delle sue fortificazioni distrutta. Dopo un durissimo duello di artiglieria, la fortezza si arrese, ma la città no. La fregata austriaca “Guerriera” che, insieme alle altre due fregate “Medea” e “Lipsia” partecipava all’attacco, ed era al comando dell’Arciduca Federico d’Asburgo (Friedrich von Habsburg), dovette bloccare la foce di un fiume per interrompere i rifornimenti nemici.
Un distaccamento da sbarco austriaco accompagnò lo sbarco anglo-turco nei pressi della città e fu impiegato nel settore più esposto del fronte. Poche settimane più tardi durante le le operazioni contro il porto e la fortezza di Saida (Sidone), a sud di Beirut, l’Arciduca Federico d’Asburgo e la sua fregata furono fra i prescelti per partecipare all’azione. Al mattino del 26 settembre Saida fu brevemente bombardata.
Seguendo l’ordine del commodoro, ma con riluttanza, l’Arciduca non partecipò inizialmente all’azione. Visto che il fuoco delle artiglierie dalle mura della città aumentava sempre di più, gli alleati mandarono a terra delle squadre da sbarco per conquistare la cittadella. L’Arciduca Federico guidò personalmente un distaccamento di 70 uomini all’assalto del forte, che cadde con poca resistenza. Nel suo rapporto, Napier lo lodò “come un eccellente uomo di mare, tanto quanto un coraggioso ufficiale; il suo comportamento ha avuto un effetto trascinante su tutto l’equipaggio”. Le fonti austriache tendono spesso ad enfatizzare il ruolo giocato da Federico nel combattimento e ad esagerare la cosa. Per esempio Neuhold riporta quanto segue: “[….] Quando il fuoco sulla città divenne più intenso, Federico radunò rapidamente un distaccamento di 40 (!) uomini e un lanciarazzi coi serventi. Poi, senza informare gli alleati, l’Arciduca – alla testa del distaccamento – si aprì la strada fino alle mura della città e, non appena una granata di una nave da guerra le colpì, si aprì la via a forza attraverso le strade della città fino all’altura del forte, superando duri scontri, e soverchiò la già pesantemente indebolita guarnigione [….]”.
Non si sposò e non ebbe figli, morì di ittero, nel 1847, solo tre anni dopo aver assunto l’ incarico.
Federico Ferdinando Leopoldo di Asburgo (1821 – 1847)
Ammiraglio di Squadra; Comandante della Marina Austriaca (1844 - 1847)

