Storia:
Costruito tra il 1862 e il 1866 su progetto probabilmente dell’ingegnere Luigi Buzzi, l’Ospedale Militare di Trieste si presentava all’epoca come un vero gioiello in fatto di scelte architettoniche – strutturali e per l’impiego di nuove tecnologie di costruzione. L’immobile fu edificato su un fondo, sulle pendici del colle di Scorcola, nella allora “via Commerciale Nuova”; i disegni esecutivi sono conservati al Kriegsarchiv di Vienna. Il terreno era stato acquistato nel 1856 da Francesco (Isacco ?) Guetta il quale lo cedette gratuitamente al Sovrano Erario per la costruzione del nuovo ospedale. Nell’ “Archivio Diplomatico” della Biblioteca Civica di Trieste sono conservati i documenti, a partire dal 1853 relativi alla ricerca del sito e all’acquisizione del fondo. In nessun documento è confermata la paternità del progetto, attribuito generalmente a Luigi Buzzi.
L’edificio andava a sostituire il primo ospedale militare, costruito nel 1790, annesso alla “Caserma Grande”. Il nuovo Ospedale ospitava fino a 500 posti letto. L’edificio sorse espressamente quale ospedale militare, ma un’ala del complesso ospitò la Scuola dei Cadetti di Fanteria dal 1859 al 1872.
L’intento del progettista poteva già essere insito nella destinazione dell’edificio, che doveva essere allo stesso tempo luogo di cura ed edificio militare. Per quanto riguarda la struttura potevano esserci due tipi di modelli per la costruzione di ospedali militari nella prima metà dell’Ottocento: quelli a padiglione, di origine francese usato poi in tutta Europa e quello accentrato che si opponeva ad una eccessiva distribuzione delle strutture.
L’Ospedale Militare di Trieste appartiene a questo seconda tipologia. Era costituito da due blocchi: una palazzina, prospiciente all’attuale via Fabio Severo – destinata agli uffici amministrativi – con parte centrale sopraelevata dotata di un balcone, coronata nelle parti laterali da una sagomatura a gradoni, con decorazione di listelli ad arco acuto trilobato e sottostante rosone, con finestre rettangolari e l’ospedale vero e proprio, costituito da un edificio a pianta a H con i bracci obliqui di tre piani più il pian terreno, separati da cornici orizzontali e lesene bordate da listelli posti in forma geometrica e concluse in alto da piccole torri a sezione quadrata. L’uso dello stile neogotico (gotico quadrato) permise una più libera collocazione delle parti secondo le nuove norme igieniche, pur mantenendo una facciata rappresentativa e decorosa grazie anche allo stile “castellato”. All’interno dell’Ospedale era presente anche una cappella riccamente decorata.