Karl Strnad nacque il 14 marzo 1885 a Pohrlitz (Pohorelice) in Moravia e morì, nel corso di una missione nell’Adriatico Meridionale, il 13 agosto 1915, affondando volontariamente con il sommergibile di cui aveva il comando.
Figlio di un muratore, il 4 settembre 1903 entrò nella k.u.k. Kriegsmarine come aspirante cadetto di marina (“Seeaspirant”); il 1° febbraio 1905 fu promosso cadetto di marina di 2ª classe (“Seekadett 2. Klasse”) e il 1° luglio 1906 cadetto di marina di 1ª classe (“Seekadett 1. Klasse”). Con questo grado si imbarcò sulla corazzata “Tegetthoff” e, successivamente, sull’incrociatore corazzato “Sankt Georg” e sulla corazzata “Monarch”.
Il 1° gennaio 1909 fu promosso tenente di fregata (“Fregattenleutnant”), divenendo il secondo ufficiale sulla vecchia torpediniera “XXXVII”, costruita quasi vent’anni prima nell’Arsenale di Pola, che stazzava 63 tonnellate. Fu poi ufficiale di guardia e manovra sulla ancor più anziana torpediniera-vedetta “Blitz” di 420 tonnellate di stazza.
Dal 1910 al 1913 fu secondo ufficiale degli equipaggi di riserva dei sommergibili “U 3” e “U 4”, poi secondo ufficiale a bordo dell’ “U 4” e secondo ufficiale sulla torpediniera d’alto mare “Delphin” di 203 tonnellate, costruita nel Cantiere San Marco di Trieste nel 1907.
Il 1° maggio 1913 Karl Strnad fu promosso tenente di vascello (“Linienschiffsleutnant”). Con il nuovo grado si imbarcò come ufficiale di rotta e ufficiale comandante di tiro dei cannoni da 100 millimetri sulla corazzata “Zrinyi”. Fu poi ufficiale di rotta e ufficiale comandante addetto al lancio dei siluri sull’incrociatore leggero “Helgoland” e sull’incrociatore leggero “Saida”.
Il 19 giugno 1915 fu nominato comandante dell’ “U 3”, il sommergibile dove, pochi mesi dopo, doveva trovare una morte eroica. Nel comando dell’ “U 3” Strnad successe, nell’ordine, a Emmerich Graf von Thun und Hohenstein, che aveva comandato il sommergibile dal settembre 1909 al settembre 1910, a Lothar Leschanowsky, comandante dal settembre 1910 all’aprile 1911, a Richard Gstettner, comandante dall’aprile 1911 all’aprile 1912 e a Eduard Ritter von Hübner, comandante dall’aprile 1912 al giugno 1915.
Karl Strnad fu decorato con la Croce di Ferro di 3ª classe con foglie e spade e con l’Ordine turco del Medjidje di 5ª Classe. L’Ordine di Medjidie era stato istituito nel 1852 dal sultano Abdul Medjid I e rappresentò la più importante onorificenza dell’Impero Ottomano. Strnad la ottenne probabilmente negli anni antecedenti allo scoppio del primo conflitto mondiale.
Il sommergibile di cui era comandante, l’ “U 3” era uno dei più vecchi sommergibili della k.u.k. Kriegsmarine costruito nei cantieri di Kiel in Germania fra il 1907 e il 1909, di 300 tonnellate di stazza in immersione, lungo 43 metri. Raggiungeva i 12 nodi in emersione e gli 8,5 nodi in immersione, era armato con 2 tubi lanciasiluri (3 siluri in totale) e 1 cannone a tiro rapido da 37 millimetri. Aveva un equipaggio di 3 ufficiali e 18 uomini. All’inizio della prima guerra mondiale, era uno dei quattro sottomarini della k.u.k. Kriegsmarine operativi.
Salpato dalla base di Cattaro il 10 agosto 1915, il 12 agosto 1915 l’ “U 3”, mentre tornava alla base dopo un inutile appostamento nel Canale d’Otranto, attaccò in immersione, verso mezzogiorno, nell’Adriatico Meridionale davanti a Brindisi, l’incrociatore ausiliario italiano “Città di Catania”. Il mare era piatto, la visibilità ottima: le scie dei siluri furono subito avvistate e l’incrociatore italiano, dopo essere riuscito ad evitarli manovrando, speronò l’ “U 3” che si stava immergendo, arrecandogli gravi danni al periscopio. Le torpediniere che scortavano l’incrociatore attaccarono successivamente l’ “U 3” con bombe di profondità, danneggiandolo gravemente.
In un primo momento il comandante Strnad pensò di riuscire ad emergere nuovamente approfittando dell’oscurità, ma nonostante un lavoro frenetico durato per ore non si riuscì a rimettere in funzione i motori diesel. Con la scarsa potenza superstite dei motori elettrici, alle 03:00 del 13 agosto 1915, l‘ “U 3” si avviò lentamente sulla via del ritorno. Ma al mattino fu scoperto, mentre navigava in superficie, dal cacciatorpediniere francese “Bisson”. Karl Strnad tentò di immergersi nuovamente, ma il sommergibile, troppo danneggiato, dovette subito riemergere, sbandato di 40°.
Mentre il mare entrava dalle falle, l’ “U 3” fu preso a cannonate dal cacciatorpediniere e ulteriormente danneggiato. Il comandante Karl Strnad, che aveva respinto l’invito alla resa proposto dal comandante del cacciatorpediniere francese, diede l’ordine di abbandonare il sommergibile, rimanendo sulla torretta e congedandosi personalmente da tutti i membri dell’equipaggio, stringendo loro la mano ad uno ad uno. A bordo dell’ “U 3” rimasero il Comandante Strnad e sei uomini, gravemente feriti e svenuti.
I 14 uomini dell’equipaggio, fra i quali il secondo ufficiale, sottotenente di vascello Elemer Malanotti, che si erano gettati in mare, furono salvati dal cacciatorpediniere francese e fatti prigionieri.
L’ “U 3” affondò con il comandante Strnad e i 6 feriti. Giace ancora oggi sul fondale del Mare Adriatico.
STRNAD Karl (1885-1915)
Tenente di vascello; Comandante del sommergibile “U 3” (19 giugno 1915 - 13 agosto 1915)

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STRNAD 001. Tenente di vascello Karl Strnad, l'eroico comandante dell'U 3. Edizione Fratelli Kohn, Vienna. Cartolina viaggiata con timbro dell'editore. All'ingrosso 100 cartoline costavano 13 corone.
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STRNAD 002. Verso della cartolina precedente con bollo segnatasse.
