L’Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, il cui nome completo era Francesco Ferdinando Carlo Luigi Giuseppe, nel corso della vita divenne erede al trono della duplice monarchia austro-ungarica. Nacque il 18 dicembre 1863 a Graz e morì, assassinato, a Sarajevo, all’età di cinquant’anni, il 28 giugno 1914. Era il primogenito dell’Arciduca Carlo Ludovico, fratello minore dell’Imperatore Franz Joseph, nato dall’unione con la seconda moglie, la Principessa Maria Annunziata di Borbone delle Due Sicilie.
Francesco Ferdinando non ricoprì alcun ruolo di spicco della k.u.k. Kriegsmarine: la sua carriera militare si svolse infatti tutta interna all’esercito: aveva peraltro il grado di ammiraglio, ma solo “honoris causa”. Fu comunque, in particolare a partire dai primi del Novecento, uno dei più forti fautori del rinnovamento e rafforzamento della flotta da guerra austro-ungarica. Quando Francesco Ferdinando aveva dodici anni d’età, un suo cugino, il Duca Francesco V di Modena, Massa, Carrara e Guastalla propose al padre di Francesco Ferdinando, Carlo Ludovico, di nominare uno dei suoi figli erede dei suoi beni alla condizione che il giovane prescelto avesse accettato di aggiungere l’estensione Este al proprio cognome e che si fosse impegnato ad imparare in modo discreto la lingua italiana entro dodici mesi.
La proposta venne fatta al giovane Francesco Ferdinando che accettò. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione imperiale alla modifica del cognome, iniziò a prendere lezioni di lingua italiana. Ferdinando divenne così uno dei più facoltosi uomini della duplice monarchia danubiana.
A partire dal 1878 l’Arciduca intraprese la formazione militare nella fanteria che continuò poi negli ussari e nei dragoni. Durante il servizio militare si ammalò più volte di tubercolosi polmonare e dovette congedarsi temporaneamente dal servizio attivo.
I medici gli consigliarono di trascorrere un certo periodo in zone dal clima più adatto alla guarigione. Così, nel 1892, essendo stato organizzato un viaggio a scopo di ricerca scientifica a bordo dell’incrociatore Kaiserin Elisabeth, Francesco Ferdinando decide di imbarcarsi. Il viaggio per mare iniziò a Trieste e si svolse verso le Indie, l’Indonesia, l’Australia, il Giappone, il Canada e il Nord America.
Francesco Ferdinando riportò le sue impressioni di viaggio ed esperienze nel libro intitolato: “Tagebuch meiner Reise um die Erde“ (“Diario del mio viaggio attorno alla Terra”).
Nel corso del viaggio vennero raccolti quattordicimila reperti etnologici che oggi si trovano nel Völkerkundemuseum di Vienna.
Il 30 gennaio 1889 l’erede al trono Rodolfo si suicidò assieme a Maria Vétzera nella residenza di caccia di Mayerling e così il padre di Francesco Ferdinando, l’Arciduca Carlo Ludovico diventò il primo in linea di successione al trono. Tuttavia Carlo Ludovico rinunciò alcuni giorni dopo ai suoi diritti di successione favorendo così il figlio maggiore, Francesco Ferdinando.
Nel 1895 Francesco Ferdinando conobbe la contessa boema Sophie Maria Josephine Albina Chotek von Chotkowa und Wognin, dama di Corte, ad una festa di ballo a Praga. Francesco Ferdinando, membro della famiglia imperiale degli Asburgo, avrebbe dovuto sposare solo una donna di pari rango e cioè un’appartenente ad una famiglia regnante o ad una famiglia che avesse regnato nel passato in Europa. Ciò nonostante l’Arciduca iniziò a frequentare la residenza presso la quale viveva Sophie a Presburgo, oggi Bratislava. Sophie e Francesco Ferdinando erano uniti da un profondo sentimento amoroso. Riportano lo cronache che essi si tennero in amorevole contatto epistolare anche quando l’Arciduca trascorse un periodo di convalescenza dalla tubercolosi della durata di sei settimane sull’isola istriana di Lussino, oggi Lošinj, in Croazia.
Il sentimento che l’Arciduca nutriva per la sua amata era talmente forte che, nonostante i pareri contrari dei rappresentanti della casa d’Asburgo, in particolare dell’Imperatore Francesco Giuseppe, e le perplessità dei rappresentati di altri stati, rifiutò di abbandonare Sophie. Alla fine, nel 1899, l’Imperatore Francesco Giuseppe I permise a Francesco Ferdinando di sposarla, a condizione che il matrimonio venisse considerato morganatico e che quindi i loro discendenti fossero privi dei diritti di successione al trono. Sophie, inoltre, sarebbe stata costretta a delle restrizioni, ad esempio, non avrebbe potuto condividere nè il rango del marito, nè il titolo, nè i privilegi, e non avrebbe dovuto apparire in pubblico accanto a lui, ad eccezione di quando l’Arciduca avesse agito in veste di militare.
Il matrimonio venne celebrato il 1 luglio 1900 a Reichstadt, oggi Zákupy, in Boemia. Gli unici membri della famiglia imperiale che assistettero alle nozze furono l’Arciduchessa Maria Teresa, che era matrigna di Francesco Ferdinando, e le sue due figlie. Dal 1898 Francesco Ferdinando fu rappresentante dell’Imperatore presso l’Obersten Armeekommando (Comando supremo dell’ Esercito) e nel 1913 venne nominato Generalinspekteur (Ispettore Generale) delle forze armate.
Fu un acceso sostenitore del rafforzamento e ammodernamento dell’esercito e, in maniera particolare, della k.u.k. Kriegsmarine.
Francesco Ferdinando e la moglie Sophie vennero assassinati a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina, domenica 28 giugno 1914. Pochi giorni dopo sarebbe scoppiata la prima guerra mondiale.
Le salme di Francesco Ferdinando e Sofia Chotek, composte e imbalsamate a Sarajevo, raggiunsero le foci della Narenta a bordo dello yacht «Dalmat». Le salme furono trasportate da Metković a Trieste sulla tuga poppiera della corazzata Viribus Unitis, scortata da un imponente seguito di navi da battaglia, torpediniere, incrociatori e cacciatorpediniere con le bandiere e le insegne a mezz’asta.
Il corteo fece rotta lungo la costa, dando la possibilità alle popolazioni di salutare per l’ultima volta i due arciduchi.
Le salme furono sbarcate a Trieste, dove fu celebrata una messa funebre lungo le Rive. Furono quindi trasportate in treno fino alla stazione ferroviaria di Vienna il 2 luglio e condotte alla cappella della Hofburg per le esequie funebri.
I corpi infine furono sepolti nella cripta del castello di Artstetten, in Bassa Austria. I funerali della coppia furono in forma dimessa, senza processione. Era stato lo stesso Francesco Ferdinando a scegliere la dimora di famiglia di Artstetten come luogo di sepoltura, poiché intendeva essere seppellito accanto alla moglie, la cui bassa dignità le impediva di accedere alla Cripta dei Cappuccini di Vienna, riservata ai soli membri della famiglia imperiale.
Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este (1863-1914)
Ammiraglio

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Francesco Ferdinando 001. In divisa di ammiraglio, a sinistra. In fondo al centro il sultano dell’Impero Ottomano Mehmet V. Cartolina fotografica, senza alcuna indicazione.
