TEGETTHOFF Wilhelm von (1827-1871)
Vice-ammiraglio; Comandante in Capo della Marina (marzo 1865 - aprile 1871)

Il Vice Ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff, successe come Comandante in Capo della Marina al suo pari grado Ludwig von Fautz nel marzo 1865. Dal marzo 1868 ricoprì anche la carica di Capo della Sezione Navale del Ministero della Guerra. I capi della Sezione Navale del Ministero della Guerra erano quegli ufficiali di marina che lavoravano presso il ministero e si occupavano di fare gli interessi della marina presso il governo. Dal momento che non esisteva un ministro specifico per la marina ma tutto confluiva nel ministero della guerra, la persona preposta alla guida del settore navale del ministero assolveva a tale compito.
Wilhelm Freiherr von Tegetthoff nacque, secondo di cinque figli, da una famiglia nobile, a Marburgo (Maribor) in Stiria, ora in Slovenia, il 23 dicembre 1827 e morì il 7 aprile 1871 a Vienna. La madre era figlia di un impiegato civile di Praga.
Tegetthoff è considerato uno dei più importanti comandanti di marina dell’Ottocento. Dotato di grande carisma, teorizzò e attuò delle tattiche di combattimento innovative per l’epoca. Era figlio di Karl von Tegetthoff un Oberstleutnant (tenente colonnello) dell’esercito austriaco, la cui famiglia era originaria della Westphalia. Da parte materna vantava un legame di parentela con Johann Kaspar Freiherr von Seiler, sindaco di Vienna dal 1851 al 1861. Si iscrisse nel 1840 al Marine-Collegium, l’Accademia Navale di Venezia, e divenne Seekadett (cadetto di marina) il 23 luglio 1845. Il 21 luglio 1845 Tegetthoff completò il ciclo di studi, di tredici membri della sua classe solo due completarono il corso. Assistette alle prime fasi della rivoluzione veneziana del 1848-1849 e prese parte al blocco navale di Venezia attuato dalla flotta austriaca dal maggio all’agosto 1849.
Fu promosso Fregattenschiffsleutnant (tenente di fregata) il 16 giugno 1851 e Linienschiffsleutnant (tenente di vascello) il 16 novembre 1852.
Ricevette il suo primo comando in concomitanza all’imbarco sulla goletta armata Elizabeth nel 1854. Erano gli anni della conversione dalla propulsione velica a quella a vapore della quale Tegetthoff era un convinto sostenitore. Nel 1855 fu nominato comandante della nave a vapore a pale Taurus, con il compito di pattugliare la bocca di Sulina del Danubio durante la guerra di Crimea. Mentre svolgeva questo servizio venne notato dall’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria, l’Oberkommandant (Comandante in capo della Marina), che aveva conosciuto dal 1850.
Nel 1857 fu promosso Korvettenkapitän (capitano di corvetta) e partecipò ad una spedizione scientifica nel Mar Rosso. In questa occasione fu notato per le sue capacità diplomatiche e organizzative eccezionali e nel dicembre 1857 fu promosso Ufficiale di Stato Maggiore. Nel 1858 fu nominato comandante della goletta armata Erzherzog Friederich in missione al largo delle coste del Marocco, che allora si trovava in una situazione di gravi disordini sociali. Durante l’inverno 1859-1860 Tegetthoff accompagnò Ferdinando Massimiliano in un viaggio in Brasile allo scopo di render visita all’Imperatore Pedro II.
Venne promosso Fregattenkapitän (capitano di fregata) il 27 aprile 1860 e Linienschiffskapitän (capitano di vascello) il 23 novembre 1861. Nel 1862 fu nominato comandante della Squadra Navale del Levante in occasione della rivoluzione greca che doveva portare alla deposizione di Ottone I ed alle sommosse anti-potenze occidentali in Siria. Durante la guerra tra Germania e Danimarca, Tegetthoff, nel febbraio del 1864, in qualità di Kommodor (commodoro), ricevette il comando di una squadra che si diresse verso il mare del nord per dar sostegno alle deboli forze navali prussiane contro le preponderanti forze danesi, che stavano attuando un blocco dei porti tedeschi del nord. Venne attaccato da una squadra navale danese al comando di Eduard Suenson nella battaglia di Helgoland, nella quale la nave ammiraglia di Tegetthoff, la fregata Schwarzenberg, prese fuoco in combattimento con le fregate danesi Niels Juell e Jylland. Come conseguenza di questa azione militare, tuttavia, i danesi tolsero il blocco dei porti tedeschi dell’Elba e del Weser. L’Imperatore Francesco Giuseppe I lo promosse, il 12 maggio 1864, Kontreadmiral (contro-ammiraglio) e gli conferì l’Ordine della Croce di Ferro.
Tegetthoff fu nominato comandante della flotta da guerra austro-ungarica il 9 maggio 1866 poco prima della scoppio della guerra contro il Regno d’Italia. Dopo aver riportato una sconfitta contro l’Austria durante la prima settimana della guerra, dal 20 al 27 giugno 1866, l’Italia cercava una rivalsa sulla flotta austriaca. Così il 16 luglio 1866 mandò la propria flotta contro la base navale austriaca di Lissa, al largo della Dalmazia, in prossimità di Spalato (Split). Le due flotte si incontrarono la mattina presto del 20 luglio 1866 e, nonostante l’inferiorità numerica degli austriaci, Tegetthoff, che era intenzionato ad utilizzare la tattica dello speronamento (Rammtaktik), diresse al centro della flotta italiana. Il fumo creato dalle navi italiane rese la visibilità molto difficile e le navi austriache mancarono in un primo momento l’obiettivo. Virando, Tegetthoff attaccò nuovamente e questa volta con successo.
La nave ammiraglia di Tegetthoff, la Ferdinand Max speronò e affondò la fregata italiana Re d’Italia e subito dopo la flotta italiana, incapace di reagire e sfruttare il vantaggio numerico, si ritirò.
Tegetthoff ritornò trionfante alla base di Pola. mentre i giornali italiani festeggiavano la vittoria, a seguito di un telegramma dell’ammiraglio italiano Persano.
All’ammiraglio Tegetthoff viene anche attribuita, sembra erroneamente, una celebre frase di scherno, nei confronti degli italiani: “Navi di legno comandate da uomini di ferro hanno sconfitto navi di ferro comandate da uomini di legno”, con la quale voleva probabilmente attribuire la responsabilità della sconfitta ai comandanti italiani, che comandavano navi più potenti e meglio corazzate di quelle austriache.
Sebbene la sua vittoria non influenzasse l’andamento generale della guerra, va sottolineato che essa fu dovuta all’abilità di Tegetthoff e dei suoi ufficiali, che in gran parte erano stati da lui stesso formati.
Fu promosso immediatamente, via telegrafo, al grado di Vizeadmiral (vice-ammiraglio). Per i meriti di guerra fu poi decorato con la Kommandeurkreuz des Militär-Maria-Theresien-Ordens (Ordine militare di Maria Teresa).
Dopo la vittoria di Lissa, Tegetthoff esortò Francesco Giuseppe ad annettere il retroterra della costa dalmata per proteggere la regione dove sarebbero sorte e sarebbero state sviluppate delle basi navali. Ciò avvenne molto dopo la morte di Tegetthoff con l’occupazione della Bosnia-Erzegovina nel 1878 e alla successiva annessione di quei territori, avvenuta nel 1908.
Fra il 1866 e il 1867 intraprese un viaggio di studio in Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Dopo la fucilazione dell’Imperatore del Messico Ferdinando Massimiliano da parte delle truppe del governo rivoluzionario di Benito Juarez, fu mandato in Messico con la fregata Novara per traslare la salma in patria. Il triste viaggio si concluse il 16 gennaio 1868 con l’arrivo della nave a Trieste.
Nel marzo 1868 Tegetthoff fu nominato Capo della Sezione Navale del Ministero della Guerra e ricevette anche il posto di Marinekommandant (Comandante della Marina), quando fu creato l’incarico di ufficiale capo amministrativo della Marina. Nonostante notevoli resistenze Tegetthoff portò a compimento una riforma completa della k.u.k. Kriegsmarine che rimase in vigore fino alla caduta della duplice monarchia nel 1918 e che creò i presupposti della potenza navale militare dell’Austria-Ungheria.
Negli anni successivi venne dato avvio al programma di sviluppo della Marina concepito da Tegetthoff, con l’istituzione di scuole di addestramento e corsi di formazione, nonchè con l’inizio di spedizioni all’estero per addestrare e temprare gli equipaggi, allacciare rapporti commerciali e diffondere il prestigio della k.u.k. Kriegsmarine.
Il 1° aprile 1868 Tegetthoff fu nominato Geheimrat e membro della Herrenhaus con il titolo di Freiherr (barone).
Tegetthoff morì improvvisamente di polmonite il 7 aprile 1871 a Vienna all’età di 43 anni. La sua tomba si trova nel cimitero di Sankt Leonhard a Graz. Dopo la sua morte gli vennero eretti monumenti a Marburgo (Maribor), sua città natale, a Vienna e a Pola, la principale base navale militare austro-ungarica. Nella città istriana il monumento, del 1877, riportava la seguente iscrizione: “Tapfer kämpfend bei Helgoland, glorreich siegend bei Lissa, erwarb er unsterblichen Ruhm sich und Österreichs Seemacht“. (Combattendo valorosamente a Helgoland, vincendo gloriosamente a Lissa, ottenne eterna fama per sè e per la potenza navale dell’Austria). Questo monumento si trova oggi a Graz, città nella quale fu trasferito nel 1935.