Vice Ammiraglio, assunse nel settembre 1854, a soli ventidue anni, l’incarico di Comandante in Capo della Marina Austriaca, incarico che manterrà sino al 1860, succedendo al Vice Ammiraglio Franz Wimpffen.
Nel 1860 gli succederà il Vice Ammiraglio Ludwig von Fautz.
Ferdinando Massimiliano, il cui nome completo era Ferdinand Maximilian Joseph, ebbe una forte attenzione verso la flotta, e con lui la forza navale austriaca guadagnò un sostenitore influente dai ranghi della famiglia imperiale.
Si trattò di una profonda svolta nella politica dell’Impero Austriaco poichè in precedenza il potere sul mare non era mai stato una priorità della politica estera austriaca e la marina era relativamente poco conosciuta e sostenuta da parte della popolazione. Ferdinando Massimiliano fu il primo ad ottenere fondi sostanziosi per rafforzare la marina militare austriaca. Come comandante in capo, effettuò molte riforme per modernizzare le forze navali e fu determinante nella decisione di ampliare il porto di Trieste e di costruire il porto militare di Pola.
Promosse anche, dal 1857 al 1859, una spedizione scientifica, durante la quale la fregata Novara divenne la prima nave da guerra austriaca a circumnavigare il mondo.
Ferdinando Massimiliano, che era nato a Vienna, nel Palazzo di Schönbrunn, il 6 luglio 1832, morirà tragicamente, il 19 giugno 1867, a Queretaro, come Imperatore del Messico, fucilato dai rivoluzionari repubblicani messicani.
Era il secondo figlio dell’Arciduca Francesco Carlo d’Asburgo-Lorena e della principessa Sofia di Baviera. Mentre a lui spettò il titolo di Principe Imperiale e Arciduca d’Austria, Principe Reale di Ungheria e Boemia, suo fratello Francesco Giuseppe divenne Imperatore d’Austria.
Dotato di notevole intelligenza, mostrò particolare propensione per le arti e un fervente interesse per le scienze, segnatamente per la botanica. Affascinato dalla marina militare, ne intraprese la carriera raggiungendo presto alti gradi di ufficiale.
Influenzato in modo rilevante dalle idee progressiste in voga all’epoca, si fece una reputazione da “liberale” che lo aiutò a divenire, nel febbraio 1857, vicerè del Lombardo-Veneto, in sostituzione del vecchio feldmaresciallo Radetzky.
Ferdinando Massimiliano era portatore di una nuova amnistia, del ritorno all’amministrazione civile e, soprattutto, offriva un volto meno inviso di quello del suo predecessore. Ma la sua visione “liberale” era fortemente ostacolata dal governo di Vienna e dallo stesso fratello Francesco Giuseppe.
Il 27 luglio 1857, Ferdinando Massimiliano aveva sposato, a Bruxelles, la principessa Carlotta, figlia di Leopoldo I, Re del Belgio, con cui visse a Milano e a Monza nella Villa Reale, quale reggente austriaco, fino al 1859 quando venne congedato.
Massimiliano e la Principessa Carlotta si ritirarono quindi a vita privata soggiornando, principalmente, a Trieste dove fecero costruire il Castello di Miramar.
Nel 1859 Massimiliano venne dapprima avvicinato da monarchici messicani con la proposta di diventare Imperatore del Messico, offerta che non accettò. Nel frattempo tuttavia era scoppiata la guerra di secessione americana e l’Imperatore dei Francesi Napoleone III ne aveva approfittato per intervenire in Messico, dove fu proclamato l’Impero.
In considerazioni degli indubbi meriti guadagnati come governatore del Lombardo-Veneto e degli evidenti contrasti con il fratello imperatore, Massimiliano parve il candidato ideale alla instaurazione di una monarchia moderata.
Accettò la corona nel 1863. Francesco Giuseppe gli impose la perdita di tutti i titoli che a lui competevano presso la casa regnante austriaca. Ferdinando Massimiliano salpò per il Messico assieme alla moglie dal castello di Miramar il 14 aprile 1864, a bordo della fregata Novara.
Sbarcò a Veracruz il 28 maggio 1864, ma fin dall’inizio si trovò coinvolto in serie difficoltà poichè i liberali messicani, capeggiati dallo Juárez, rifiutarono di riconoscere la sua nomina e continuarono a combattere le truppe francesi. Nel 1865, dopo la fine della guerra di secessione americana, gli Stati Uniti cominciarono a rifornire di armi i repubblicani giacchè, dal 1866, l’abdicazione di Massimiliano, almeno al di fuori del Messico, sembrava ormai cosa fatta. Nello stesso 1866, inoltre, Napoleone III, di fronte alla resistenza messicana ed all’opposizione degli Stati Uniti, ritirò le sue truppe. L’Imperatrice Carlotta tornò in Europa per cercare appoggi al governo del marito dapprima a Parigi, poi a Vienna ed a Roma dal Papa Pio IX, ma i suoi sforzi fallirono.
Massimiliano si rifiutò di abbandonare i suoi sostenitori e, ritiratosi nel febbraio 1867 a Querétaro, vi sostenne un assedio durato alcune settimane. L’11 maggio decise di tentare una fuga attraverso le linee nemiche, ma venne intercettato e, sottoposto ad una corte marziale e condannato alla fucilazione. La sentenza venne eseguita il 19 giugno 1867. Il corpo di Massimiliano I venne imbalsamato ed esposto in Messico, prima di essere ricondotto l’anno successivo a Trieste a bordo della stessa fregata Novara su cui aveva fatto il viaggio di andata verso il Messico del 1864.
Fu da lì trasportato a Vienna e sepolto nella Cripta Imperiale.
Massimiliano d’Asburgo-Lorena (1832-1867)
Comandante in capo della Marina (settembre 1854 - 1860)

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Massimiliano 001. Editore Bruno Fachin, Trieste. Cartolina moderna non viaggiata.
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Massimiliano 002. Come Imperatore del Messico. Edizione SAGI, Trieste. Cartolina moderna non viaggiata.
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Massimiliano 003. Prima di essere fucilato. Scritta: Dite a Lopez, che gli perdono il tradimento. Dite al Messico tutto , che gli perdono il suo delitto.
