Radetzky Varo

I vari delle navi da guerra, in particolare di quelle di maggiore tonnellaggio, all’epoca della corsa al riarmo navale ai primi del Novecento, venivano pubblicizzati in tutta Europa a scopo propagandistico.
Nel caso della duplice monarchia austro-ungarica al varo partecipavano le più alte autorità pubbliche e militari del Governo, dignitari, membri della Casa Imperiale, nobili dell’Impero. Presente quasi sempre il Comandante in capo della k.u.k. Kriegsmarine e il Ministro della Marina. A volte lo stesso Imperatore o l’erede al trono.
Madrina della nave era quasi sempre una principessa o una arciduchessa della famiglia reale. Ampio rilievo dell’avvenimento veniva dato sui giornali di tutta la monarchia asburgica.
Venivano stampate fotografie e cartoline ricordo celebrative dell’evento.

Il 28 marzo 1911 per decreto dell’Imperatore Francesco Giuseppe, fu deliberata l’attribuzione del nome “Radetzky” alla nave da battaglia e fu stabilita la data entro la quale doveva avvenire il varo. Il varo avvenne il 3 luglio 1909 nel Cantiere “San Marco” dello “Stabilimento Tecnico Triestino”.

Madrina al varo fu la principessa Sophia Hohenberg. Accompagnata dal marito Arciduca Franz Ferdinand. L’intera squadra della k.u.k. Kriegsmarine era presente in rada.
La madrina della “Radetzky”, Sofia, Duchessa di Hohenberg, con l’appellativo di Altezza dal 1909, era un’aristocratica ceca dell’allora Regno di Boemia, moglie morganatica dell’Arciduca Franz Ferdinand.
Era la quartogenita del diplomatico Conte Bohuslaw Chotek von Chotkow und Wognin e di sua moglie, la Contessa Wilhelmine Kinsky von Wchinitz und Tettau.
Franz Ferdinand era figlio di Carlo Ludovico d’Asburgo-Lorena e di Maria Annunziata di Borbone-Due Sicilie.