Significato del nome
Magnete.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).
La “Magnet” fu una delle poche torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine a non essere rinominata negli anni 1913-1914 con numeri progressivi in sostituzione del nome originale.
Unità gemelle
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Cantiere di costruzione
Elbing (Germania), Cantiere Schichau; impostazione: 14.9.1895; varo: 21.3.1896; completamento: 4.7.1896; ingresso in servizio: 11.7.1896; costo complessivo: 1.130.147 corone
Dislocamento
nel 1896: 485,04 tonn., 544 tonn. ad allestimento completato
nel 1916: 491,1 tonn.
Dimensioni
lunghezza fra le perpendicolari: 67,50 m; lunghezza fuori tutto: 71,00 m (nel 1916 68,82 m); larghezza: 8,20 m; immersione: 3,30 m
Propulsione
2 motrici Schichau con 3 cilindri cadauna; 4 caldaie Thorny-croft; 2 eliche
Velocità
25,97 nodi a 283 giri (12 nodi a 122 giri); autonomia: 2.000 miglia a 12 nodi; combustibile: 105 tonn. di carbone
Protezione
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Armamento
nel 1896: 6 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 3 tubi lanciasiluri sul ponte
nel 1916: 2 cannoni da 7 cm; 4 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 1 mitragliatrice MG; 3 tubi lanciasiluri sul ponte
Equipaggio
permanente effettivo: 5 + 75 uomini nel 1907
Storia
Durante le prime prove in mare la “Magnet” raggiunse i 25,97 nodi di velocità, quasi due nodi in più di quanto previsto dal contratto. Dopo un mese di navigazione da Pillau, giunse il 2 agosto 1886 a Pola dove fu completato l’allestimento e installato l’armamento.
Prima sua missione fu la partecipazione al blocco di Creta nel 1897. L’anno successivo fu assegnata alla Flottiglia Torpediniere come nave di bandiera del contrammiraglio Franz Ritter Perin von Wogenburg. Nel 1901 effettuò una crociera di addestramento di quasi cinque mesi nel Mare Egeo e nel Mediterraneo Orientale. Partecipò nel 1902 alle manovre da sbarco in Istria alla presenza dell’Imperatore Franz Joseph e l’anno successivo ad una nuova crociera di addestramento nel Mare Egeo.
Gli anni successivi trascorsero per la “Magnet” senza avvenimenti particolari: nel 1913 la troviamo di stanza a Valona e nel 1914-1915 a Lussino.
Il 2 agosto 1916, vicino a Lussino, mentre partecipava ai lavori di recupero del sommergibile italiano “Giacinto Pullino” che si era arenato, fu silurata dal sommergibile italiano “Salpa” riportando gravi danni a poppa, 10 caduti e 7 feriti a bordo, rimanendo tuttavia a galla e venendo trainata a Pola. Nel 1917 fu impegnata in missioni di scorta a convogli. Nel febbraio 1918 partecipò al salvataggio dei naufraghi del piroscafo “Euterpe” che era stato silurato nei pressi dell’isola di Pago, prendendo a bordo 450 uomini degli oltre 900 che si trovavano a bordo. Partecipò successivamente ad azioni antisommergibile e di scorta a convogli. Ceduta all’Italia nel 1920, vi fu demolita.