Significato del nome
Cometa, un tipo di corpo celeste.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).
La “Komet” fu una delle poche torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine cui non venne assegnata nel 1910 la nuova numerazione progressiva.
Unità gemelle
Blitz, Meteor (molto simile)
Cantiere di costruzione
Elbing (Germania), Cantieri Schichau; progettista: Viktor Lollok; impostazione: 21.4.1888; varo: 18.8.1888; completamento: 5.9.1888; ingresso in servizio: 6.11.1888; costo complessivo: 571.140 corone
Dislocamento
360 tonn., 420 tonn. ad allestimento completato
Dimensioni
lunghezza fra le perpendicolari: 59,00 m; lunghezza al galleggiamento: 58,38 m; lunghezza fuori tutto: 60,68 m; larghezza: 7,42 m; immersione: 2,11 m (2,35 m ad allestimento completato)
Propulsione
1 motrice verticale con tre cilindri a triplice espansione; 2 caldaie da locomotiva; 1 elica del diametro di 2,83 m a 3 pale; potenza: 2.860 HP
Velocità
20,65 nodi a 238 giri; autonomia: 3.570 miglia a 11 nodi (1.513 miglia a 16 nodi); combustibile: 104 tonn. di carbone
Protezione
/
Armamento
nel 1888: 2 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 7 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 1 tubo lanciasiluri da 35 cm a prua sopra la linea di galleggiamento
nel 1918: 2 cannoni da 7 cm; 6 cannoni da 4,7 cm; 2 tubi lanciasiluri da 45 cm sul ponte
Equipaggio
permanente effettivo: 5 + 56 uomini nel 1907
Storia
La “Komet” raggiunse alla prima prova in mare 21,73 nodi, velocità superiore a quella di progetto. Il 10 novembre 1888 partì per Pola, toccando Nieuwdeep, Ymulden, Portsmouth, Brest, Cadice, Gibilterra e Messina e giungendo alla base il 27 dicembre. Il 18 febbraio 1889 l’armamento era installato, la torpediniera fu assegnata alla Squadra e partì nell’autunno da Trieste per una crociera di addestramento nell’Adriatico Meridionale.
Il 24 dicembre 1889, uscita da Miramar, ospitò al pomeriggio l’Imperatrice Elisabetta, l’Arciduca Franz Salvator e l’Arciduchessa Marie Valerie che fecero un giro del golfo “im strengsten Incognito” (in stretto incognito). Pochi giorni dopo dovette riparare causa un fortunale nel porto di Trieste. Nel 1891 ricevette la visita a bordo dell’Imperatore Franz Joseph e dell’Arciduca Albrecht in occasione delle esercitazioni di lancio siluri da parte della Flottiglia Torpediniere.
Nel 1897 la “Komet” partecipò al blocco di Creta dell’aprile rimanendo poi nel Mare Egeo sino a fine ottobre quando rientrò a Pola. Dopo un incendio a bordo, nella sala macchine di prua, nel 1899 fu installato un apparato posamine. Nel 1904 divenne nave scuola della Marineakademie di Pola mantenendo questo incarico sino al 1913 quando entrò in cantiere a Pola per la sostituzione delle caldaie.
Allo scoppio della guerra era di stanza a Sebenico impegnata come guardiacoste contro possibili sbarchi nemici e in ripetute azioni di sminamento. Nel marzo 1915 vennero sostituiti i vecchi tubi lanciasiluri da 35 cm con quelli più moderni da 45 cm e fu installata una stazione radio. Nell’ottobre la “Komet“, mentre trainava la torpediniera “TB 25” fu sorpresa da un fortunale e si salvò dall’affondamento solo perché presa a rimorchio dall’ “Hercules” e dal “Gigant“, prontamente usciti da Pola. Nel dicembre 1917 le riparazioni erano completate e la “Komet” fu assegnata a Sebenico nelle cui acque, vicino a Capo Planka, fu attaccata il 19 maggio dal sommergibile francese “Le Terrier” i cui siluri riuscì ad evitare, colpendolo a sua volta e danneggiandolo. Compì inoltre 10 scorte a convogli.
Nel febbraio 1918 fu sostituito l’armamento dei cannoni: i due cannoni a tiro rapido anteriori da 4,8 centimetri L/44 furono sostituiti con due pezzi L/45 da 7 centimetri. La “Komet” continuò ad operare sino alla fine della guerra compiendo 15 scorte a convogli nell’ultimo anno. Nel 1920 fu ceduta all’Italia con l’obbligo di demolirla entro sei anni
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