Hydra (408)
(dal 1910 n° 24) torpediniera

Significato del nome

L’idra, il serpente marino a nove teste della mitologia greca.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).

Unità gemelle

Kaiman, Anaconda, Alligator, Krokodil, Wal, Seehund, Delphin, Narwal, Hai, Möve, Schwalbe, Pinguin, Drache, Greif, Triton, Skorpion, Phönix, Krake, Polyp, Echse, Molch, Kormoran, Alk

Cantiere di costruzione

Fiume, Cantiere Danubius; impostazione: 31.7.1907; varo: 11.10.1908; ingresso in servizio: 19.1.1909; costo complessivo: 718.547 corone

Dislocamento

203,3 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni

lunghezza al galleggiamento: 54,86 m; lunghezza fuori tutto: 56,00 m; larghezza: 5,42 m; immersione: 1,38 m

Propulsione

1 motrice con 4 cilindri verticali a triplice espansione, costruita nella fabbrica Danubius di Budapest; 2 caldaie Yarrow; 1 elica del diametro di 2,06 m a tre pale; potenza: 3.000 Hp

Velocità

27 nodi; combustibile: 36 tonn. di carbone

Protezione

/

Armamento

4 cannoni a tiro rapido Skoda da 4,7 cm; 3 tubi lanciasiluri da 45 cm sul ponte; 3 siluri

Equipaggio

permanente effettivo: 3 + 22 uomini

Storia

La “Hydra” fu assegnata nel dicembre 1912 alla 1ª flottiglia Torpediniere e nel 1913 le fu attribuita la sigla “65 F“. Nel 1914 fu trasferita di base a Cattaro e nell’agosto 1915 si scontrò con un sommergibile nemico: evitati i siluri che questo le aveva lanciato contro, lanciò a sua volta due siluri ma senza colpire il bersaglio. Nel 1916 fu prima a Traste per trasportarvi un idrovolante e poi nel luglio al largo di Lissa dove si scontrò con il sommergibile italiano “Balilla” che affondò, aiutata nell’attacco dalla torpediniera “66 F“, dopo un duro combattimento a colpi di cannone e dopo aver evitato i siluri del sommergibile nemico. Destinata a Sebenico, fu impegnata in azioni di caccia a sommergibili e di sminamento. Partecipò ai bombardamenti di Cortellazzo. A fine 1917 fu trasferita a Trieste per tornare, nel gennaio 1918, di nuovo a Sebenico e poi a Cattaro. Dopo aver subito danni alla chiglia toccando il fondo del mare nel Canale di Sabbioncello, fu trasportata per le riparazioni a Fiume dove si trovava ancora alla fine della guerra. Assegnata alla Gran Bretagna, vi fu demolita nel 1920.