Significato del nome
Torpediniera numero 98, costruita a Monfalcone.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).
Unità gemelle
“99 M”, “100 M”
Cantiere di costruzione
Monfalcone, Cantiere Navale Monfalcone; impostazione: 10.3.1914; varo: 18.11.1914; ingresso in servizio: 19.8.1915; costo complessivo di una nave di questo tipo: circa 1.000.000 corone
Dislocamento
250 t, 256 t ad allestimento completato
Dimensioni
lunghezza: 60,36 m; larghezza: 5,60 m; immersione: 1,54 m
Propulsione
2 turbine Melms-Pfenninger; 2 caldaie Yarrow; 2 eliche; potenza: 6.000 Hp
Velocità
29,94 nodi; autonomia: 1.200 miglia a 16 nodi; combustibile: 17,5 tonn. di carbone
Protezione
/
Armamento
2 cannoni da 7 cm; 1 mitragliatrice MG; 4 tubi lanciasiluri da 45 cm sul ponte in postazioni binate
Equipaggio
permanente effettivo: 3 + 38 uomini
Storia
La prima missione della torpediniera “98 M” fu la scorta ravvicinata dell’incrociatore “Helgoland” a Sebenico. Compì poi missioni di cacciamine e, nell’ottobre, di protezione dell’attacco aereo su Venezia. All’inizio del 1916 dovette sostituire, come tutte le altre unità di questa classe, le valvole dell’apparato motore che era stato costruito da una fabbrica di Berlino. Il 2 febbraio attaccò Ortona e il 10 agosto prese parte all’attacco aereo su Venezia scontrandosi con le torpediniere italiane. Trasferita a Cattaro fu poi spostata a Pola per riparazioni al motore, raggiungendo, nelle prove successive, i 30,6 nodi di velocità.
La prima parte del 1917 vide la “98 M” inattiva a Pola; poi nel settembre si scontrò con cacciatorpediniere italiani e successivamente scortò l’Imperatore Karl che tornava da Grado a Trieste, a bordo di un’altra torpediniera. Nel novembre, mentre operava al largo di Grado come cacciamine, fu bombardata dalle batterie italiane. Effettuò nel corso dell’anno complessivamente 12 scorte a convogli e numerose operazioni di sminamento.
Nel febbraio 1918 tornò con la 3ª Divisione a Cattaro. Nel marzo prestò soccorso, presso Capo Rodoni, al piroscafo “Linz” che era stato silurato e fu attaccata anch’essa da un sommergibile. Nel maggio, nei pressi di Durazzo, prestò soccorso al piroscafo “Bregenz” che stava affondando. Continuò sino alla fine della guerra la sua attività di caccia sommergibili e di scorta ai convogli.
Nel marzo 1919 fu trasferita a Venezia e, l’anno successivo, assegnata alla Grecia e rinominata “Kyzikos“. Fu autoaffondata il 25 aprile 1941 nell’Arsenale di Salamina all’ingresso delle truppe tedesche.