Significato del nome
Torpediniera numero 91, costruita a Fiume.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).
Unità gemelle
“82 F”, “90 F”, “92 F”, “97 F”
Cantiere di costruzione
Fiume-Porto Re, Cantiere Ganz & Co. Danubius; impostazione: 24.11.1914; varo: 21.6.1915; ingresso in servizio: 28.6.1916
Dislocamento
243,9 t, 267 t ad allestimento completato
Dimensioni
lunghezza: 58,76 m; larghezza: 5,84 m; immersione: 1,50 m
Propulsione
2 turbine AEG-Curtis; 2 caldaie Yarrow; 2 eliche; potenza: 6.000 Hp
Velocità
29 nodi; autonomia: 1.200 miglia a 16 nodi; combustibile: 20,2 tonn. di carbone
Protezione
/
Armamento
2 cannoni da 7 cm; 1 mitragliatrice MG; 4 tubi lanciasiluri da 45 cm sul ponte in postazioni binate
Equipaggio
permanente effettivo: 3 + 38 uomini
Storia
Dopo il varo la torpediniera “91 F” fu trasportata prima a Novigrad (Cittanova) e poi a Fiume-Bergudi per il completamento. Il 10 agosto 1916, durante un’operazione di appoggio ad un attacco aereo, ebbe uno scontro a fuoco con quattro torpediniere italiane.
Nel novembre fu impegnata in operazioni nel Canale d’Otranto. Nel 1917, facendo base a Pola e Cattaro, fu impegnata in azioni d’appoggio ad attacchi aerei, di cacciamine e in 31 scorte a convogli. Attaccò la costa italiana nel novembre, bombardando a sud di Fano un treno corazzato italiano.
Trasferita definitivamente a Cattaro nel febbraio 1918, nel giugno dello stesso anno, nel canale di Curzola, rischiò di essere urtata dalla corazzata “Viribus Unitis“: per evitare la collisione raschiò il fondo del mare subendo gravi danni alla carena. Fu trainata dalla torpediniera “96 F” a Pola.
Ceduta nel 1920 al Portogallo, fu ribattezzata “Mondego” per poi essere definitivamente radiata nel 1938.