Significato del nome
Torpediniera numero 78, costruita a Trieste.
La numerazione progressiva delle torpediniere della k.u.k. Kriegsmarine seguì questo andamento: alle torpediniere costruite nei decenni 1870-1880-1890 vennero assegnati numeri progressivi cardinali (da I a XXXIX); alle torpediniere costruite nel 1909-1910 numeri progressivi arabi (da 1 a 12); negli anni successivi vennero rinominate con numeri progressivi arabi (dal 13 al 49 e con le sigle 50 E, 51 T, 52 T, 53 T, 54 T, 55 T, 56 T, 57 T, 58 T, 59 T, 60 T, 61 T, 62 T, 63 T, 64 F, 65 F, 66 F, 67 F, 68 F, 69 F, 70 F, 71 F, 72 F e 73 F) in complesso 61 torpediniere che avevano precedentemente propri nomi specifici; le torpediniere di successiva costruzione continuarono ad essere battezzate con un numero arabo progressivo associato ad una lettera (T, F, M o E) dove la lettera indicava il cantiere dove erano state costruite: T per Trieste, F per Fiume, M per Monfalcone, E per England (Gran Bretagna).
Unità gemelle
“74 T“, “77 T“, “79 T“, “81 T“
Cantiere di costruzione
Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino; impostazione: 22.10.1913; varo: 4.3.1914; ingresso in servizio: 23.8.1914
Dislocamento
262 t, 267,3 t ad allestimento completato
Dimensioni
lunghezza: 57,84 m; larghezza: 5,75 m; immersione: 1,54 m
Propulsione
2 turbine Parson; 2 caldaie Yarrow; 2 eliche; potenza: 5.700 Hp
Velocità
29,4 nodi; autonomia: 1.000 miglia a 16 nodi; combustibile: 18,2 tonn. di carbone
Protezione
/
Armamento
2 cannoni da 7 cm; 4 tubi lanciasiluri da 45 cm sul ponte in postazioni binate
Equipaggio
permanente effettivo: 3 + 38 uomini
Storia
Appena entrata in servizio la torpediniera “78 T” partecipò il 24 maggio 1915 all’attacco contro Porto Corsini. L’attacco alle coste italiane fu ripetuto il 23 luglio. Nel dicembre 1915 e nel febbraio 1916 la “78 T” partecipò a due missioni nel Canale d’Otranto, inseguendo poi inutilmente nell’agosto un sommergibile nemico nel golfo di Fiume.
Nel 1917 alternò assegnazioni a Pola e Cattaro, compiendo complessivamente 8 missioni di scorta convogli. Il 9 giugno 1918 scortò la corazzata “Tegetthoff” e il giorno successivo partecipò al salvataggio dell’equipaggio della corazzata “Szent István“.
Nell’ultimo anno di guerra compì complessivamente 9 missioni da cacciamine e 22 missioni di scorta convogli. Il 1° novembre 1918 fu requisita a Cattaro dagli inglesi.
Assegnata l’anno successivo alla Jugoslavia fu incorporata in quella marina con la sigla “T 3“. Portata al cantiere Danubius fu sottoposta a riparazioni e messa nuovamente in servizio. Nell’aprile 1941 fu requisita dall’Italia che aveva attaccato la Jugoslavia. Nel settembre 1943, dopo l’armistizio, passò in mano tedesca e fu rinominata “TA 48“. Il 20 febbraio 1945 fu affondata nel porto di Trieste durante un bombardamento alleato.