Salamander (136)
posamine

Significato del nome

Salamandra, una varietà di anfibio.

Unità gemelle

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Cantiere di costruzione

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; impostazione: 13.11.1890; varo: 9.5.1891; completamento: 18.6.1891; ingresso in servizio: 1.7.1891; costo complessivo: 253.772 corone

Dislocamento

265,63 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni

lunghezza: 39,60 m; lunghezza al ponte di coperta: 40,89 m; larghezza: 8,05 m; immersione: 1,50 m

Propulsione

2 motrici da 2 cilindri cadauna, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino;  1 caldaia;  2 eliche di 1,32  m di diametro,  a 4 pale; potenza: 342 Hp; superficie velica: 67,46 m²

Velocità

9,61 nodi a 212 giri

Armamento

2 cannoni a tiro rapido; 70 mine sul ponte 20 mine a prua

Equipaggio

permanente effettivo: 2 + 26 uomini (nel 1907)

Storia

Seconda nave della k.u.k. Kriegsmarine a portare questa nome, il posamine “Salamander” era stato preceduto da una fregata corazzata, varata nel cantiere “San Marco” di Giuseppe Tonello a Trieste, fra il 1861 e il 1862, che doveva partecipare nel 1866 alla battaglia di Lissa. Il 1° luglio 1891 il “Salamander” fu trainato da Trieste a Pola dallo yacht a ruote “Greif”. Il 1892 e il 1893 trascorsero in addestramento.
Fra il 1897 e il 1902 fu saltuariamente destinato a nave scuola per telegrafisti e per macchinisti. Nel 1902 partecipò alle manovre da sbarco in Istria alla presenza dell’ Imperatore Franz Joseph, per ritornare negli anni successivi sino al 1913 ai compiti di nave scuola per macchinisti, cui alternò saltuari trasporti di materiale.
Nel 1914 iniziò a minare la parte nord-occidentale del Golfo di Pola, per poi passare l’ anno successivo alla parte occidentale, poi nel Golfo di Muggia e successivamente ancora nei campi minati davanti alle Bocche di Cattaro. Nel gennaio 1916 era nel Canale di Farasina; nel febbraio nella parte meridionale del Golfo di Pola; nel giugno posò mine anti-sommergibili davanti a Capo Planka, poi nel Canale di Lesina e vicino a Curzola. Nell’ agosto 1916 mentre operava nel Canale di Farasina una mina esplose, distruggendo una lancia con 6 uomini a bordo. Nel 1917 sminò mine nemiche nel Canale di Farasina e fu inviato, successivamente, a caccia di sommergibili nel Golfo del Quarnero.
Assegnato nel 1920 alla Gran Bretagna, fu demolito pochi mesi dopo a Messina.