Nautilus (134)
goletta armata (cannoniera)

Significato del nome

Nautilus, un mollusco cefalopodo tetrabranchiato.

Unità gemelle

Albatros

Cantiere di costruzione

Pola, Arsenale di Pola; progettista. Josef von Romako; impostazione: 20.1.1872; varo: 21.7.1873; ingresso in servizio: 12.4.1874

Dislocamento

570 tonn., 691,5 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni

lunghezza fra le perpendicolari: 46,15 m; lunghezza al galleggiamento: 44,04 m; lunghezza fuori tutto: 51,52 m; larghezza: 8,23 m; immersione: 3,64 m

Propulsione

1 motrice a 2 cilindri orizzontali, costruita nello Stabilimento Navale Adriatico;  1 caldaia;  1 elica Griffith a 2 pale, del diametro di 2,50 m. con rotazione a destra, issabile;  potenza: 90 Hp; superficie velica: 1.166,024 m²

Velocità

9,68 nodi a 126 giri; combustibile: 53,88 tonn. di carbone

Armamento

nel 1874: 2 cannoni Wahrendorf da 150 mm, 1 cannone da 70 mm sulla lancia
nel 1895: 2 cannoni da 70 mm; 3 mitragliatrici da 25 mm; 1 mitragliatrice da 8 mm
equipaggio armato:
nel 1873: 63 fucili, 29 revolver, 10 sciabole
nel 1875: 53 carabine, 23 revolver, 24 sciabole

Equipaggio

permanente effettivo: 109 uomini (nel 1873), 115 uomin i (nel 1877)

Storia

Appena entrato nella Squadra, nella primavera 1874 il “Nautilus” fu inviato a Costantinopoli, dove giunse nell’ agosto, per consegnare dispacci ai corrispondenti locali e a quelli delle isole dell’ Egeo. Durante il viaggio si dimostrò buon veliero. Rimase in quel tratto di mare sino al marzo dell’ anno successivo quando rientrò a Trieste.
Dal giugno al dicembre 1875 e negli anni successivi fu impegnato in analoghe missioni che lo portarono nell’ ottobre 1876 anche a Beirut e nel febbraio 1877 a Salonicco. Sostituite le caldaie nel 1880, fu inviato nel 1882 alle Bocche di Cattaro in occasione dell’ occupazione della Krivoscia, bombardando nel marzo gli insorti ad Orakovac e trasportando truppe a Spalato nel luglio.
Nell’ agosto 1882 fu inviato in Egitto in difesa degli interessi dei locali residenti austro-ungarici, per rientrare a Pola nel giugno 1883.
Nell’ agosto del 1884 salpò per una missione diretta in Estremo Oriente. Nel novembre era ad Aden, nel febbraio 1885 a Sumatra e Batavia, il 25 marzo a Bangkok, l’ 8 aprile a Saigon, l’ 11 giugno a Shanghai, per raggiungere il Giappone nel settembre. Nel novembre si incontrò a Singapore con l’ incrociatore “Saida”, effettuando la sostituzione di parte dell’ equipaggio. Passando da un’ isola all’ altra e da un porto all’ altro, raggiunse Manila nelle Filippine nel marzo 1886. Risalì poi nuovamente per il Mare della Cina e del Giappone, raggiungendo Vladivostok nel giugno e poi Yokohama. Il viaggio di ritorno in patria iniziò nell’ ottobre e il 18 gennaio 1887 il “Nautilus” rientrava a Pola.
Presente nel 1889 all’ ispezione dell’ Imperatore Franz Joseph alla Squadra, nel 1890 fu assegnato alla Divisione Navale dell’ Istria, lungo le cui coste navigò anche l’ anno successivo, intervenendo in soccorso e trainando nel porto di Lussino il veliero austriaco “Sator” e l’ italiano “Maria R.”, che erano entrati in collisione. Dall’ ottobre 1891 al marzo 1892 incrociò nel Mare Egeo. Nel 1896, durante un fortunale, entrò in collisione con la fregata “Laudon” e la corazzata “Zrinyi”, riportando danni al timone e avarie al ponte.
Riparato e rimesso in servizio, nel 1898 effettuò una crociera di addestramento nell’ Adriatico e poi nel Mediterraneo, raggiungendo Messina, Napoli, Genova, Marsiglia, Barcellona e Tunisi. Nel 1901 fu destinato a nave scuola per marinai, incrociando, per addestramento, lungo le coste albanesi e poi, nel 1902, nuovamente nel Mediterraneo. Nell’ ottobre un’ altra crociera di addestramento portò il “Nautilus” fra le isole del Mare Egeo ed una successiva del 1903 in Sicilia. Sorpreso, nel maggio 1904, da una burrasca nell’ Adriatico Centrale, riuscì tuttavia, per quanto gravemente danneggiato, a riparare ad Ancona.
Nel 1905, destinato a scuola reclute di Marina, raggiunse il porto del Pireo e nel 1906, 1907 e 1908 Corfù, Zante, Valona, Corinto, Cefalonia, Argostoli e le altre isole greche dell’ Adriatico Meridionale. Nel 1911-1912 l’ addestramento delle reclute di Marina si svolse lungo le coste del Litorale.
Nell’ aprile 1914 divenne nave albergo per i lavoratori dell’ Arsenale di Pola. Nel 1920 fu assegnato all’ Italia e utilizzato come deposito munizioni, per essere demolito nel 1924.