Zrinyi (61)
(dal 1908 Delta) corvetta corazzata

Significato del nome:

Nicolaus Zrinyi, nato nel 1508, deceduto il 7 settembre 1566, nella distruzione di Szigetvar da parte dei Turchi. Bano della Croazia, vincitore contro i Turchi nel 1563. Spesso negli atti è chiamata anche con il nome del personaggio storico, nella forma Miklos (Niklas) Zrinyi.

Unità gemelle:

Frundsberg“, “Aurora

Cantiere di costruzione:

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; progettista: Josef Romako;  impostazione: 26.10.1869;  varo: 10.12.1870;  completamento: 6.2.1871;  ingresso in servizio: 3.10.1871

Dislocamento:

1.198  tonn.,  1.340  tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza fra le perpendicolari: 59,10 m;  larghezza: 10,88 m;  altezza sul livello del mare: 4,70 m;   immersione: 5,40 m

Propulsione:

1 motrice a 2 cilindri orizzontali, costruita nello Stabilimento Tecnico Triestino;  4 caldaie; 1 elica Griffith fissa del diametro di 4,11 m,  a 2 pale;  potenza: 1.057 Hp;  superficie velica: 1.550 m²

Velocità:

11,32 nodi a 84 giri a tutta forza,  8,85 nodi a mezza forza;  autonomia: 1.200 miglia a tutta forza

Protezione:

/

Armamento:

• nel 1872:  4 cannoni Wahrendorf da 150 mm (24 libbre);  1 cannone Uchatius da 7 cm
• nel 1891:  2 cannoni da 15 cm; 4 cannoni da 9 cm

Equipaggio:

permanente effettivo : 208 uomini  (nel 1870),  211 uomini  (nel 1875), 210 uomini  (nel 1877)

Storia:

Fu la prima nave a portare il nome di Niklas Zrinyi, Bano della Croazia nel Cinquecento. La successiva doveva essere una corazzata della “Classe Radetzky”, costruita nel cantiere “San Marco” di Trieste, fra il 1907 e il 1911.
Dopo alcune lievi modifiche apportate all’ alberatura, la “Zrinyi” uscì da Pola il 3marzo 1872 per accompagnare al Pireo l’Arciduca Johann Salvator e dirigersi poi nel Mediterraneo Orientale (Smirne e Alessandria d’Egitto) e Centrale (Messina, Palermo, Tunisi), intervenendo, nei pressi di Corfù, in soccorso del piroscafo italiano “Alessandro Volta“.
Nella primavera del 1873 raggiunse i Dardanelli per prendere a bordo la spedizione archeologica del professor Alexander Conze che si recava a Samotracia, da cui doveva rientrare a Trieste dopo alcuni mesi, sempre a bordo della “Zrinyi“, che nel frattempo aveva incrociato fra le isole vicine, portando con sé reperti archeologici e sculture antiche.
La “Zrinyi” ripartì subito per una missione di pochi mesi nel Mare Egeo, che fu ripetuta, con l’intera Squadra, nel 1876. Disarmata nel 1877 per la sostituzione delle caldaie, incrociò negli anni successivi nell’Adriatico, sino a quando, nel settembre 1881 si recò ad Alessandria d’Egitto per difendere gli interessi dei residenti austro-ungarici dalle sommosse che erano in corso al Cairo.
Nel 1885 fu equipaggiata per un viaggio con intenti commerciali, scientifici e di raccolta di oggetti per il Museo dell’Arsenale e per gli altri musei reali, verso le isole dell’America Centrale, al comando del capitano di fregata Vinzenz von Rosenzweig. La spedizione, partita da Pola a fine agosto, raggiunse Trinidad il 13 novembre, poi le Barbados, la Martinica, la Guadalupa, Antigua, Porto Rico e, a fine 1885, Santo Domingo e Haiti.

La “Zrinyi” partì dalle Bahamas nel febbraio 1886 per rientrare in Europa. Giunse a Pola il 16 aprile dopo aver percorso 4.454 miglia marine a vapore, 8.896 miglia a vela e aver trascorso 140 giorni in mare.
Riassegnata alla Squadra, nella seconda metà del 1888, intervenne in soccorso prima della cannoniera “Möve” che si trovava in una situazione critica nel Porto di Lago Grande, nell’isola di Lagosta, e poi del piroscafo del Lloyd Austriaco “Skutari” che si era arenato nei pressi del porto di Mezzo. Il 3 maggio 1890 la “Zrinyi” partì da Pola per un viaggio in Estremo Oriente che aveva obiettivi politico-consolari e commerciali, ma anche di raccolta di materiali antropologici, etnografici e di reperti relativi alle scienze naturali. Obiettivo della spedizione era anche quello di effettuare misurazioni con nuovi strumenti e di verificare la possibilità di placare il mare mosso con l’ olio (!!). Comandante della “Zrinyi” in questo viaggio fu il capitano di fregata Wladimir Khittel. A Colombo il 15 giugno 1890, la nave giunse a a Singapore il 1 luglio, a Shangai il 28 luglio, a Chefoo il 3 settembre, dopo aver risalito in parte il fiume Yangtse. Toccò poi Port Arthur, per mettersi successivamente sulla rotta di ritorno.
In ottobre era nuovamente a Shangai dove l’equipaggio ricevette in omaggio 200 medaglie d’argento, offerte dal vicerè di Nanchino, per ricordare la navigazione della nave lungo il fiume Yangtse. Trascorso il Natale 1890 a Colombo, nel gennaio 1891 scortò in un porto sicuro il piroscafo inglese “Traveller” che aveva perduto tre delle quattro pale della propria elica. La “Zrinyi” rientrò a Pola il 6 marzo dopo aver percorso 21.727 miglia marine, di cui 13.295 a vela, 372 miglia contemporaneamente a vela e a motore, 8.058 miglia a motore e aver consumato 1.290 tonnellate di carbone.
Il 2 settembre 1893 ripartì, al comando del capitano di fregata Johann Holeczek, diretta a Rio de Janeiro per difendere gli interessi dei cittadini austro-ungarici ivi residenti dalla rivoluzione che era scoppiata in Brasile. Dal novembre 1893 al 17 febbraio rimase a Rio de Janeiro, proteggendo l’imbarco di civili. Durante la permanenza in porto il comandante e tre marinai morirono di febbre gialla. La nave si trasferì a Montevideo, per migliorare le condizioni di salute dell’equipaggio e nuovo comandante divenne il capitano di fregata Ferdinand Gebhardt che guidò la nave nell’attraversamento dell’Oceano Atlantico, raggiungendo Dakar il 3 agosto 1894, Gibilterra e poi Algeri nell’ottobre e infine Pola il 15 dicembre, dopo aver percorso 23,447 miglia marine, di cui 18.034 a vela.
Nel 1896 furono installate le nuove caldaie che erano state originariamente destinate alla corazzata “Budapest“. Nel maggio 1897, al comando del capitano di vascello Costantin von Görtz, la “Zrinyi” partì nuovamente in missione per il Sud America e l’Africa Occidentale, raggiungendo Buenos Aires il 5 agosto, per riattraversare l’Oceano Atlantico e toccare Lagos l’8 dicembre. Raggiunta la Sierra Leone, la nave fu sorpresa, sulla via del ritorno, da una violenta burrasca, nel corso della quale prestò soccorso al veliero olandese “Dortenburg“. Rientrò a Pola il 23 marzo 1898 dopo aver trascorso 216 giorni in mare, aver percorso 21.511 miglia marine, di cui 16.779 a vela.
Nell’ottobre 1900 la “Zrinyi” partì per quello che doveva essere il suo ultimo viaggio, nel Mediterraneo Occidentale, toccando i porti di Napoli, Genova, Nizza, Marsiglia, Barcellona, Valencia, Cartagena per rientrare a Pola il 26 marzo 1901.
Nel 1905 fu trasferita al Comando posamine dell’Adriatico e nel 1908 fu ribattezzata “Delta“: il suo nome era infatti destinato ad una nuova corazzata. Fu demolita nel 1920 a Pola.