Radetzky (64)
(dal 1908 Adria) fregata corazzata

Significato del nome:

Johann Joseph-Wenzel Anton Franz Karl Graf Radetzky von Radetz, feldmaresciallo austriaco, nato nel 1766 nell’attuale Cechia, deceduto nel 1858 a Milano, vincitore dell’esercito italiano

Unità gemelle:

Laudon

Cantiere di costruzione:

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; progettista: Josef Romako;  impostazione: 29.12.1869;  varo: 20.6.1872;  completamento: 14.12.1873;  ingresso in servizio: 21.12.1873

Dislocamento:

3.448,5  tonn.,  4.054  tonn.  ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza fra le perpendicolari: 77,12 m;  lunghezza al galleggiamento: 74,62 m;  lunghezza al ponte di coperta: 79,10 m;  lunghezza fuori tutto: 85,50 m;  larghezza: 14,33 m;  altezza sul livello del mare: 7,20 m;  immersione: 6,72 m  (7,35 m ad allestimento completato)

Propulsione:

1 motrice a  2 cilindri orizzontali, costruita nello Stabilimento Tecnico di Fiume;  4 caldaie;  1 elica Griffith issabile (a differenza della gemella Laudon), con rotazione a sinistra, del diametro di 5,49 m, a 2 pale; potenza: 3.792 HP; superficie velica: 2.710 m²

Velocità:

14,20  nodi a tutta forza con  81 giri, 11,395 nodi a mezza forza con 60 giri

Protezione:

/

Armamento:

• nel 1872 (di progetto):  10 cannoni da 7 pollici – 100 libbre
• nel 1874: 15 cannoni Krupp da 15 cm;  2 cannoni Uchatius da 7 cm
armamento dell’equipaggio:  274 carabine,  87 revolver,  99 sciabole
• nel 1890:  15 cannoni da 15 cm;  4 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm;  3 mitragliatrici da 47 mm; 2 cannoni da 7 cm sulle lance

Equipaggio:

permanente effettivo:  445 uomini  (nel 1872),  453 uomini  (nel 1875), 457 uomini  (nel 1877),  477 uomini  (nel 1890),  215 uomini  (nel 1907)

Storia:

Preceduta, con lo stesso nome, da una fregata di 3ª Classe costruita in Inghilterra fra il 1852 e il 1854, e seguita dalla corazzata omonima costruita nel Cantiere san Marco di Trieste fra il 1907 e il 1911, la “Radetzky” era una fregata a propulsione mista, a vela e motore. Si dimostrò subito una buona nave a vela, che superava, a motore i 13 nodi di velocità.
A fine agosto 1874 uscì da Trieste per la sua prima crociera nell’Adriatico. Nel gennaio 1875 incrociò fra il porto del Pireo e le isole greche dell’Adriatico. Nell’aprile, dopo aver ricevuto a bordo la visita dell’Imperatore Franz Joseph ed averlo scortato nel suo viaggio in Dalmazia, si diresse verso il Mare Egeo dove rimase sino a fine anno. Nel 1876 raggiunse Salonicco.
Nel 1882 furono installati l’illuminazione elettrica e i cannoni da 7 centimetri. Nel 1884 raggiunse, in crociera di addestramento, Alessandretta e Beirut: era la nave ammiraglia della Squadra. Nel 1885 la troviamo a Salonicco, per rientrare a Trieste il 10 marzo.
Il 13 settembre la principessa ereditaria Stephanie assistette da bordo della “Radetzky” ad una regata e poi la nave partì per unirsi alla dimostrazione della flotta alleata davanti alle coste greche, come nave di bandiera del contrammiraglio barone Hermann von Spaun.
Per tutto il 1886 incrociò nel Mare Egeo, per poi svolgere, verso fine anno, esercitazioni a fuoco notturne con i proiettori, dopo aver imbarcato il Comandante della Marina Maximilian Daublebsky von Sterneck.

L’11 gennaio 1887, danneggiata da un fortunale, rientrò a Pola per le riparazioni e, successivamente, fu posta nella 2ª Riserva.
Riallestita nel 1882, divenne nave di bandiera del contrammiraglio Johann von Hinke. Nel 1891, dopo aver partecipato all’insediamento del Governatore di Fiume, compì un viaggio nel Mare Egeo, che doveva concludersi il 16 aprile 1892. Destinata a nave scuola, come nave ammiraglia della flottiglia delle navi-scuola di artiglieria, incrociò anche negli anni successivi nell’Adriatico. Il 6 aprile 1894 ricevette a bordo l’Imperatore di Germania, Guglielmo II.
Nel 1902 si vide tolti apparato motore e caldaie. Il 31 giugno 1908 fu ribattezzata “Adria“, nome che da allora in avanti doveva portare la nave, ormai ridotta a un pontone.