Laudon (65)
(dal 1900 Schwarzenberg, dal 1919 Prvi o Prvic)
fregata corazzata a motore ausiliario (pirofregata)

Significato del nome:

Gideon von Laudon, nato nel 1716, deceduto nel 1790, generale, vincitore dei Prussiani e dei Turchi.

Unità gemelle:

Radetzky

Cantiere di costruzione:

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; progettista: Josef Romako;  impostazione: 5.8.1871;  varo: 22.9.1873;  completamento: 22.7.1874;  ingresso in servizio: 14.2.1880

Dislocamento:

3.474,34  tonn.,  3.825  tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza fra le perpendicolari: 76,49 m;  lunghezza al galleggiamento: 74,60 m;  lunghezza al ponte di coperta: 79,08 m;  lunghezza fuori tutto: 85,48 m;  larghezza: 14,33 m; altezza sul livello del mare: 6,35 m;   immersione: 6,74 m  (7,20 m ad allestimento completato)

Propulsione:

1  motrice a  2 cilindri orizzontali, costruita nello Stabilimento Tecnico Triestino;  4 caldaie;  1 elica Griffith fissa e non  issabile, del diametro di 5,49 m,  a 2 pale; potenza: 2.587 HP (alle prove in mare  il 9.2.1875),  2.850 Hp (il 6.2.1880); superficie velica: 2.396,64 m²

Velocità:

• nel 1875: 13,58 nodi a tutta forza con 79 giri, 12,94 nodi a mezza forza con 68 giri
• nel 1880: 12,72 nodi a tutta forza con 80 giri, 11,11 nodi a mezza forza con 67 giri

Protezione:

/

Armamento:

14 cannoni da 15 cm nella batteria;  1 cannone da 15 cm sul ponte anteriore;  2 cannoni da 7 cm sul ponte posteriore;  7 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm;  2 apparati lanciasiluri
armamento dell’equipaggio:  274 carabine,  87 revolver,  99 sciabole (nel 1873)

Equipaggio:

permanente effettivo:  453 uomini  (nel 1875),  457 uomini  (nel 1877)

Storia:

La “Laudon“, che aveva uno scafo composito, con ossatura in ferro e fasciame in legno, fu progettata in sostituzione della fregata “Adria“. Era una bella nave dalle linee slanciate. Il 9 febbraio 1875 fece le sue prime prove in mare ed il 14 febbraio 1880 venne inserita nella Flotta come ammiraglia della Squadra, e, come tale, fu visitata, il 21 aprile dall’erede al trono Arciduca Rudolph.
Nel luglio partì per una crociera di addestramento nel Mediterraneo Orientale che doveva portarla a Salonicco e Alessandria d’Egitto. Il 17 gennaio 1882 venne inviata a difesa dei depositi di munizioni di Kumbor ed all’occupazione di Krivoscije nelle Bocche di Cattaro in appoggio alle truppe da sbarco austro-ungariche.
Alla “Laudon” fu poi comandato di recarsi in Egitto a difesa degli interessi austroungarici e dei cittadini dell’Impero ivi residenti, minacciati da tumulti popolari. Giunta il 20 giugno ad Alessandria d’Egitto la “Laudon“, considerati i saccheggi in corso nella città egiziana, dopo aver salvato i loro beni, imbarcò i cittadini austro-ungarici e si pose a difesa delle navi del Lloyd Austriaco “Ceres“, “Diana” e “Mars“, su cui fu anche imbarcato il locale console. Ritornata tranquilla la situazione in Egitto, la nave continuò tuttavia ad incrociare nel Mediterraneo Orientale sino al suo rientro a Pola il 25 novembre 1882.
Fuori servizio per manutezione (vennero sostituite le caldaie e revisionato lo scafo) sino al 1886, compì nel maggio una breve crociera a Salonicco. Nel 1882, dopo aver modificato l’armamento, installando i cannoni a tiro rapido e i lanciasiluri e avere implementata inoltre la sovrastruttura con copertura della plancia e della timoniera, la “Laudon“, nave ammiraglia della Squadra, incrociò lungo le coste dell’Istria e della Dalmazia, per poi partire per una crociera addestrativa nel Mediterraneo Occidentale che toccò i porti di Cartagena, Gibilterra, Cadice, Malaga e Barcellona.
Nel 1888-1889 troviamo la “Laudon“, come nave ammiraglia della Squadra, ad incrociare lungo le coste dell’Istria per poi raggiungere, il 6 dicembre, Gravosa, a porgere il saluto alla squadra navale tedesca che imbarcava il Principe Heinrich. La nave si diresse poi a Muggia, vicino a Trieste, per l’ispezione alla flotta compiuta dall’Imperatore Franz Joseph il 23 dicembre 1889. L’imperatore salì a bordo della “Laudon” per seguire le esercitazioni delle navi a vapore e fu poi sbarcato a Miramar.
Nel 1890 gli equipaggi della flotta austro-ungarica erano stati colpiti da un’epidemia di influenza e la “Laudon“, interrotta una crociera lungo le coste dell’Istria, trainò a Pola la cannoniera “Albatros” con il suo carico di ammalati. Il 31 marzo 1890 imbarcò l’alfiere di vascello Arciduca Leopold Ferdinand e partì per esercitazioni in Istria, per rientrare a Trieste in occasione del varo della torpediniera “Trabant“.
Nel 1891 venne messa in Riserva. Il 1° ottobre 1894 venne riarmata per servire. come nave di bandiera della Scuola di Marina di Pola, incarico che proseguì anche nel 1895. Nel settembre 1896 fece parte della scorta della principessa Elena di Montenegro che andava sposa al futuro Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
La notte del 25 ottobre fece collisione causa cattivo tempo con la cannoniera “Nautilus” e la corvetta “Zrinyi“. Dopo le riparazioni in cantiere a Pola proseguì negli incarichi di flotta sino al 1898 quando fu immessa nella riserva. Il 24 marzo 1900 venne ribattezzata “Schwarzenberg” ed adattata al servizio della Scuola dei Cadetti di Marina.
Nell’agosto 1900, sbarcato l’apparato motore e le caldaie, venne posta a stazionare a Sebenico. Nel 1919 venne catturata dagli Jugoslavi e ribattezzata “Privič“, tuttavia poco dopo la Marina Italiana la sequestrò rimorchiandola in Italia, dove fu demolita nel 1923.