Helgoland (59)
corvetta corazzata

Significato del nome:

L’isola del Mare del Nord nei pressi della quale si svolse, il 9 maggio 1864, la battaglia fra la flotta austro-prussiana, guidata dall’ammiraglio Tegetthoff, e la flotta danese.

Unità gemelle:

Fasana” (simile, ma diversa per la forma della prua)

Cantiere di costruzione:

Pola, Arsenale di Pola, Cantiere Isola Olivi; progettista: Josef Romako; impostazione: 17.9.1866; varo: 23.12.1867; completamento: 3.4.1869;  ingresso in servizio: 12.4.1869

Dislocamento:

1.827,68  tonn.,  2.019  tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza fra le perpendicolari: 69,22 m;  lunghezza al galleggiamento: 67,00 m;  lunghezza al ponte di coperta: 69,85 m;  lunghezza fuori tutto: 74,28 m;  larghezza: 11,38 m;  altezza sul livello del mare: 6,35 m;  immersione: 5,37 m;  altezza dei portelloni dei cannoni sul livello del mare: 3,41 m

Propulsione:

1 motrice a  2 cilindri orizzontali, costruita nella fabbrica Stabilimento Tecnico di Fiume;  4 caldaie;  1 elica Griffith di  4,27 m di diametro a 2 pale;  potenza: 1.842 Hp;  superficie velica: 1.945 m²

Velocità:

10,62  nodi  (8 nodi a mezza forza);  combustibile:  220,5 tonn. di carbone

Protezione:

/

Armamento:

• nel 1869:  2 cannoni ad avancarica Armstrong da 18 cm;  4 cannoni ad avancarica da 8 cm, montati su rotaie; 1 cannone da 3 libbre sulla lancia
• nel 1876:  2 cannoni Krupp in acciaio da 15 cm, montati su rotaie; 1 cannone Uchatius di bronzo da 7 cm sulla lancia

Equipaggio:

permanente effettivo:  261 uomini  (nel 1875),  262 uomini  (nel 1877)

Storia:

Fu la prima nave ad essere chiamata con il nome dell’isola del Mare del Nord nei pressi della quale si svolse nel 1864 la battaglia fra la flotta austro-prussiana, guidata dall’allora contrammiraglio Tegetthoff, e la flotta danese. Nel 1914 un incrociatore leggero (incrociatore esploratore) con lo stesso nome fu varato nel cantiere di Fiume.
Nell’estate del 1867 la “Helgoland“, dopo una breve crociera addestrativa fra le isole del Mare Egeo, si recò a Costantinopoli, per accompagnare l’Imperatore Franz Joseph nel suo viaggio in Oriente (Beirut, Port Said, Alessandria d’Egitto), compiuto a bordo del panfilo turco “Sultanie“.
Nel giugno del 1870 fu sostituito l’ armamento principale e subito dopo la “Helgoland” partì per una crociera che la condusse prima fra le isole greche dell’ Adriatico e poi a Cagliari e a Marsiglia. Riparati danni subiti durante una tempesta ripartì, nell’aprile 1871 per raggiungere Barcellona e, sulla via del ritorno, Napoli.
Nel 1872 dopo aver effettuato lavori di trasformazione sul ponte partì, nel novembre, con i Cadetti di Marina del IV° anno, per l’America del Nord, raggiungendo a fine marzo Kingston in Giamaica, poi Cuba e infine, nel maggio New York, dove il cadetto Hugo von Scheda disertò. Raggiunta Gibilterra dopo aver riattraversato l’Oceano Atlantico, le fu ordinato di portarsi subito a Cadice, dove era scoppiata una rivolta, per difendere i cittadini austro-ungarici che risiedevano in quella città. Rientrata a Pola il 29 agosto 1873, fu sostituita l’elica e la velocità della nave aumentò a 12 nodi.
L’11 novembre, dopo avere imbarcato i Cadetti di Marina del nuovo scaglione, partì per una crociera addestrativa in Africa. Dopo aver toccato Porto Said e Aden, il 14 gennaio 1874 raggiunse Zanzibar dove intervenne in soccorso del veliero francese “Bernicia” che si era arenato sulla barriera corallina. Il comandante della “Helgoland” ricevette in dono dal Sultano di Zanzibar una antica spada turca che era appartenuta ai suoi avi. Dopo aver toccato Nossi Be in Madagascar, raggiunse le isole Mauritius dove si ruppe l’apparato di distillazione per l’acqua potabile. Imbarcata acqua per settanta giorni in recipienti di fortuna, la “Helgoland” si diresse verso Ponta Delgada. Durante una forte tempesta si ruppe il timone e la nave fu trainata in porto dal piroscafo “Trinacria“. Da quel porto, riparato dopo quattro mesi il timone, salpò per Gibilterra, giungendo poi a Pola il 7 maggio, dopo aver percorso 24.699 miglia marine.
Nel 1876 fu sostituito l’armamento principale e altre riparazioni furono effettuate nel 1877, finché nell’ottobre 1878 partì per una nuova missione addestrativa dei Cadetti di Marina nel Mediterraneo, che la condusse a Malta, Cagliari e Tolone.
Era appena giunta a Cadice, quando ricevette l’ordine di rientrare a Pola per essere preparata ad una nuova missione in Australia in occasione dell’Esposizione Mondiale di Sidney. Toccati i porti di Singapore e Batavia, dopo aver superato una grave tempesta nel corso della quale un marinaio fu trascinato fuori bordo, la “Helgoland” giunse a Sidney il 21 agosto 1879. Nel novembre raggiunse Auckland in Nuova Zelanda per tornare, a fine gennaio 1880 a Singapore e rientrare a Pola il 2 aprile 1880.
Rimase disarmata sino all’estate del 1884, quando fu richiamata in servizio per compiere una missione contemporaneamente commerciale e scientifica nell’Africa Occidentale. Toccò Tangeri, Tenerife, Free Town in Sierra Leone, Monrovia, Lagos e Dakar per poi rientrare a Pola, dove giunse il 26 aprile 1885, portando con sé numerosissime fotografie scattate durante il viaggio. Doveva essere l’ultima missione della “Helgoland“: lo scafo iniziava infatti a deformarsi in modo irreparabile.  Nel 1890 furono smontate caldaie e apparato motore e la nave fu destinata a nave dormitorio e poi a nave ufficio del Comando della Flottiglia Torpediniere. Radiata nel 1895, l’anno successivo fu trainata a riva per iniziarne la demolizione che si concluse nel 1897.