Custoza (11)
cannoniera corazzata costiera

Significato del nome:

Località non lontano da Verona, sede nel luglio 1848 della battaglia che vide vincitore sui Piemontesi il Maresciallo Radetzky e, il 24 giugno 1866, l’Arciduca Albrecht, duca di Teschen, sugli Italiani, all’inizio della IIIª Guerra d’Indipendenza.  In atti e documenti il nome è spesso modificato in “Custozza” (con due “z”),  mentre sulla nave la scritta era correttamente “Custoza“.

Unità gemelle:

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Cantiere di costruzione:

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; progettista: Josef Romako;  impostazione: 17.9.1869;  varo: 20.8.1872;  completamento: 18.11.1874;  ingresso in servizio: 11.9.1875

Dislocamento:

7.060  tonn.,  7.730,99  tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza al galleggiamento: 90,09 m;  lunghezza fuori tutto: 95,01 m; larghezza al galleggiamento:  17,70 m;  altezza sul livello del mare: 8,39 m;  immersione: 8,16 m;  altezza della murata  più bassa sul pelo dell’acqua:  2,96 m

Propulsione:

2 motrici costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino di Sant’Andrea;  32 caldaie;  1 elica Griffith del diametro di  6,86 m, a due pale, con rotazione a sinistra; potenza 4.896 Hp a 65,5 giri; superficie velica: 1.337,7 m²

Velocità:

13,95  nodi;  12 nodi  a  55 giri;  autonomia:  1.624 miglia a 12 nodi

Protezione:

torrioni 177  mm di acciaio su  254 mm di travi di legno;  cintura: 227 mm per un’altezza di 357 mm su 203 mm di travi di legno; ponte: 37 mm

Armamento:

• nel 1875: 8 cannoni a retrocarica Krupp da 26 cm con proietto da 75 libbre sovrapposti in due casematte;  6 cannoni Uchatius da 9 cm sul ponte;  2 cannoni Uchatius da 7 cm a poppa;  1 mitragliatrice da 47 mm a prora;  2 mitragliatrici da 47 mm alla mezzeria;  2 mitragliatrici da 25 mm sul trinchetto e sulla mezzana
• nel 1884: 4 tubi lanciasiluri da 35 cm
armamento dell’equipaggio: 361 carabine, 97 revolver, 67 sciabole (nel 1873)

Equipaggio:

permanente effettivo: 507 uomini  (nel 1875), 579 uomini  (nel 1877), 581 uomini (nel 1880), 66 uomini (nel 1907)

Storia:

Terza nave della k.u.k. Kriegsmarine a portare il nome della località dove si combattè la battaglia che vide la vittoria del maresciallo Radetzky sui Piemontesi, questa cannoniera corazzata, era stata preceduta da una scialuppa cannoniera di cui si ignorano epoca e luogo di costruzione, ma che era sicuramente di stanza a Trieste nel 1848, e dal piroscafo a ruote costruito, con il nome di Imperatore, dal Lloyd Austriaco nel 1843 a Trieste e successivamente acquistato dalla Marina da Guerra Austro-Ungarica.
Questa cannoniera corazzata (Kasemattschiff) disponeva di un armamento con notevole raggio di tiro, grazie alla doppia batteria laterale molto alta rispetto al livello del mare. Le prove di navigazione iniziarono nel febbraio 1875, il 9 aprile la “Custoza” fu visitata a Pola dall’Imperatore Franz Josef e l’11 settembre venne posta in servizio. L’11 giugno 1876 usciva da Pola come Ammiraglia di Squadra diretta, in una crociera di addestramento, nel Mare Egeo e nel Mediterraneo Orientale che doveva proseguire sino a fine 1877.
Dopo due anni trascorsi nella Riserva navale, partecipò nel 1880 alla dimostrazione delle flotte alleate davanti alle coste del Montenegro e dell’Albania, avendo a bordo il “Linienschiffs-Fahnrich” Arciduca Carl Stefan, che rimase a bordo della “Custoza” sino ai primi di dicembre. Nel 1881 vennero sostituite le caldaie, installata la luce elettrica e montate una serie di mitragliatrici. Nel 1883 furono installate nuove motrici, nel 1884 quattro tubi lanciasiluri da 350 millimetri e nel 1887 le reti anti-siluro.
Nel 1888, come nave ammiraglia della Squadra, ospitò a bordo l’Arciduca Carl Stefan e l’arciduchessa Maria Josefa. Nel maggio 1888 la “Custoza” era a Barcellona per l’Esposizione Mondiale Internazionale e fu visitata dalla Regina di Spagna.
Nel 1889 partecipò al varo dell’incrociatore “Kaiser Franz Joseph I.” che si tenne al cantiere “San Rocco” di Muggia (vicino a Trieste): i festeggiamenti si svolsero a bordo della “Custoza“. Nel 1892 venne rifatta l’alberatura e la nave partecipò alle esercitazioni estive della Squadra come nave ammiraglia della 2ª Divisione.
Nel 1893-1894 furono eseguiti lavori di manutenzione nell’Arsenale di Pola, consistenti nell’installazione di paratie stagne.  L’anno successivo la “Custoza” partecipò, il 9 maggio 1895, al varo della corazzata “Monarch” a Pola.
Nella Riserva dal 1895 al 1902, il 15 settembre dello stesso anno venne adattata per acquartieramento e nave scuola dei Cadetti di Marina. Il 30 maggio 1912 venne radiata e, iscritta nel registro delle chiatte, utilizzata come magazzino. Nel 1914 venne utilizzata come alloggiamento per i lavoratori.

Consegnata all’Italia nel 1920, venne successivamente demolita.