Significato del nome
Luogo di numerose battaglie in Ungheria, l’ultima nel 1849. Si pronuncia Sighètvar.
Unità gemelle
“Aspern“, “Zenta“
Cantiere di costruzione
Pola, Arsenale di Pola; progettista: Joseph Kuchinka; impostazione: 26.5.1899; varo: 29.10.1900; completamento: 8.8.1901; ingresso in servizio: 29.11.1901; costo complessivo: 4.718.930 corone
Dislocamento
2.350 tonn., 2.530,7 tonn. ad allestimento completato
Dimensioni
lunghezza fra le perpendicolari: 92,10 m; lunghezza al galleggiamento: 96,00; lunghezza fuori tutto: 96,88; larghezza: 11,73 m; immersione: 4,62 m (4,81 m ad allestimento completato)
Propulsione
2 motrici a 4 cilindri verticali a triplice espansione, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestno; 8 caldaie Yarrow; 2 eliche del diametro di 3,66 m, a 3 pale, a rotazione esterna; potenza: 8000 Hp; superficie velica: 395,08 m²
Velocità
20 nodi; combustibile: 469 tonn. di carbone
Protezione
/
(secondo altre fonti: ponte: 25 – 50 mm)
Armamento
8 cannoni da 12 cm; 6 cannoni a tiro rapido Skoda da 4,7 cm; 2 cannoni a tiro rapido Hotchkiss da 4,7 cm; 2 mitragliatrici da 8 mm; 2 mitragliatrici da 37 mm; 2 tubi lanciasiluri da 45 cm; 6 siluri
Equipaggio
permanente effettivo: 17 + 288 uomini nel 1907, 17 + 290 uomini nel 1908
Storia
Il 4 ottobre 1901, completate le prove in mare, lo “Szigetvár” salpò da Pola per un viaggio in Messico ed in Nord America. Fece visita a molti porti dei Caraibi e a Cuba; sostò in Messico, in Venezuela nel novembre, in Giamaica nel dicembre. Ai primi del 1902 si trovava a Haiti per raggiungere a Carnevale la costa americana a New Orleans. Nei mesi successivi risalì la costa americana sino a New York e Boston. Il 12 maggio 1902 salpò da Halifax e, attraversato l’Atlantico, gettò l’ancora a Cherbourg il 29 maggio. Toccò i porti del Baltico sino a Kronstadt, Stoccolma, Copenhagen, tornando a Pola, via Lisbona, Cadice e Algeri, il 1° ottobre per andare in cantiere.
Nel 1903 venne assegnato alla Squadra ed il 2 novembre venne dotato di stazione radio, che fu installata in un locale recuperato dividendo in due la cambusa. Nei quattro anni successivi lo “Szigetvár” continuò nei compiti di Squadra navigando in Adriatico, nel Mare Egeo e nel Mediterraneo Orientale tra la Grecia, la Turchia e l’Egitto. In particolare nel novembre 1905 partecipò alla dimostrazione di forza della flotta internazionale nelle acque territoriali turche.
Il 1° marzo 1907, dopo lavori di migliorie interne, revisione complessiva dell’apparato motore e sostituzione di due eliche, salpò per un viaggio in Oriente, al comando del capitano di fregata Wilhelm Pacher, attraverso il Canale di Suez facendo scali a Porto Said, Suez, Aden, Colombo e Singapore dove nell’aprile incontrò l’incrociatore “Kaiser Franz Joseph I” e ricevette a bordo il nuovo comandante, capitano di fregata Karl von Pflügl. Ritornò a Pola il 7 maggio.
Nel corso dei successivi viaggi nel Mare Egeo il 20 febbraio 1909 intervenne presso l’isola di Chio in soccorso del piroscafo del Lloyd Austriaco “Bucovina“, che era in avaria. Nell’Egeo e nel Mediterraneo Orientale continuò ad incrociare per tutto il 1909 e sino al 1911, quando al Pireo sostituì il comandante con il capitano di fregata Alfred von Koudelka per poi rientrare a Pola nel mese di marzo. In primavera ospitò a bordo l’Arciduca Franz Ferdinand a Brioni e in Istria. Lo stesso Arciduca prese il comando della nave per accompagnare l’Imperatore di Germania da Venezia a Corfù.
Il 1° gennaio 1912, al comando del capitano di fregata Heinrich von Nauta, lo “Szigetvár” salpò da Pola per trasportare truppe in Estremo Oriente giungendo il 12 febbraio a Shanghai dove subentrò nel comando della nave il capitano di fregata Cicoli. Ritornò a Pola il 26 marzo per ripartire pochi mesi dopo per il Mare Egeo come nave scuola dei cadetti di marina e in questa veste fece varie crociere di istruzione.
Nel gennaio 1913 fu installata una nuova stazione radio. L’incrociatore continuò le crociere nel Levante sino al 25 gennaio 1914 quando, mentre si trovava alla fonda nel porto di Smirne, ricevette l’ordine di rientro a Pola. L’8 maggio era a Durazzo in appoggio all’esercito per sedare disordini che vi erano scoppiati. Il 31 luglio 1914 partecipava al blocco di Valona; il 1° agosto entrò nelle Bocche di Cattaro e l’ 8 bombardava Antivari. Poi anche per effetto dell’affondamento del gemello “Zenta” da parte di unità francesi avvenuto il 16, l’incrociatore fu costretto a togliere il blocco e ritornare a Pola. Il 24 maggio 1915 partecipò al bombardamento su Ancona ed il 18 giugno bombardava Rimini.
Al ritorno fu visitato dall’erede al trono, Arciduca Karl Franz Joseph. Il 15 novembre 1917 fu trasferito a Trieste al servizio di difesa del porto dove il 20 gennaio 1918 sparò alcune cannonate contro mezzi nemici in avvicinamento agli sbarramenti. Il 13 marzo venne trasferito a Pola ed il 16 venne disarmato per essere utilizzato come alloggio per gli istruttori degli ufficiali destinati al comando delle torpediniere. Avrebbe successivamente dovuto essere utilizzato come bersaglio di siluri da esercitazione, ma la guerra stava ormai finendo. Abbandonato dall’equipaggio, l’incrociatore venne consegnato alla Gran Bretagna, che nel 1920 lo vendette a demolitori dell’Isola d’Elba.