Panther (69)
incrociatore leggero (incrociatore torpediniere)

Significato del nome

Pantera

Unità gemelle

Leopard

Cantiere di costruzione

Newcastle, Gran Bretagna, cantiere W.G. Armstrong, Mitchell & Co., Eiswick Shipyard; progettista: W. White; impostazione: 29.10.1884; varo: 13.6.1885; completamento: 21.10.1885; ingresso in servizio: 5.6.1887; costo complessivo: 1.983.730 corone

Dislocamento

1.530 tonn., 1.919 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni

lunghezza fra le perpendicolari: 68,27 m; lunghezza al galleggiamento: 71,38; lunghezza fuori tutto: 73,19; larghezza: 10,39 m; immersione: 4,74 m

Propulsione

2 motrici a 2 cilindri verticali, costruite da R & W Hawthorn, Newcastle; 4 caldaie cilindriche con 24 focolari; 2 eliche a 3 pale del diametro di 3,81 m a rotazione esterna; potenza: 6.195 Hp; velatura: 263 mq

Velocità

19,4 nodi a 129 giri; autonomia: 2.800 miglia a 10 nodi; combustibile: 308 tonn. carbone

Protezione

/

Armamento

  • nel 1886: 2 cannoni da 12 cm; 4 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 6 mitragliatrici da 47 mm; 4 tubi lanciasiluri da 35 cm (prua, poppa e due laterali)
  • nel 1891: 2 cannoni da 12 cm; 10 cannoni a tiro rapido L/44 da 4,7 cm; 4 tubi lanciasiluri da 35 cm (prua, poppa e due laterali)
  • nel 1909: 4 cannoni a tiro rapido da 7 cm; 10 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm; 3 tubi lanciasiluri da 35 cm (prua e due laterali)

Equipaggio

permanente effettivo: 17 (fra cui 6 cadetti di Marina) + 165 uomini nel 1896, 10 + 188 uomini nel 1907

Storia

A fine Settecento una scialuppa cannoniera della k.k. Kriegsmarine, acquistata all’estero, aveva portato un nome praticamente identico, e cioè Pantera.
Il “Panther” aveva scafo dotato di sperone, due fumaioli, due alberi con armamento velico ausiliario che fu successivamente rimosso. Per raggiungere una velocità più elevata si tentò di montare viti di saldatura ultraleggere ma senza ottenere risultati: furono così rimontate le normali viti in uso all’epoca. Partito da North Shields, in Inghilterra, il 15 gennaio 1886, giunse a Trieste il 6 febbraio, successivamente il 14 vennero montate a Pola le artiglierie e i tubi lanciasiluri.
Il 2 giugno iniziarono le prove in mare. Nel giugno 1887 ebbe il suo primo incarico nella Squadra, partecipando alle esercitazioni estive. Dopo aver accompagnato la principessa ereditaria Arciduchessa Stephanie ad Abbazia dall’11 al 26 maggio 1888 presenziò alla Fiera Internazionale di Barcellona, ospitando a bordo la Regina di Spagna. Il 3 giugno fece ritorno a Pola.
Il 25 giugno il “Panther” si arenò all’entrata del porto di Badia in Dalmazia e dovette essere liberato dal rimorchiatore “Cyclop“, con l’ aiuto della torpediniera “Elisabeth” e della corazzata “Kaiser Max“. Il Comandante Barone Rodolfo Montecuccoli subì un biasimo ufficiale e dovette pagare personalmente le riparazioni. Rimesso in mare, l’incrociatore venne assegnato alla Flottiglia Torpediniere e nel servizio di Squadra. Il 29 aprile 1896 entrò in cantiere a Pola per essere adattato a lunghi viaggi.
Il 30 aprile salpò da Pola per l’Estremo Oriente passando il Canale di Suez, al comando del capitano di fregata Carl Edler von Köppel.  In Oriente trascorse tutto il 1897, facendo scalo in numerosi porti dell’India, del Siam, del Vietnam, della Cina, del Giappone e della Russia asiatica e rientrando a Pola il 26 febbraio 1898, dopo aver percorso 37.700 miglia e visitato 69 porti esteri. Dopo lavori di manutenzione in cantiere l’unità venne messa in riserva per il resto del 1898. Negli anni 1900 – 1901 partecipò regolarmente alle esercitazioni della Squadra. Il 19 gennaio 1902 salpò per una missione diplomatica in Marocco, tornando a Pola il 28 febbraio.
Il 1904 trascorse in cantiere in vista di una seconda missione in Estremo Oriente. Il 10 gennaio 1905 salpò da Pola, al comando del capitano di fregata Ludwig von Höhnel, per raggiungere nel luglio l’Australia, nel settembre la Nuova Zelanda, Singapore e a dicembre Bangkok in Malesia dove ricevette la visita del Re del Siam. Risalì poi la costa dell’Asia toccando Hongkong, Canton, Shanghai. Nel frattempo era salito a bordo il nuovo comandante, il capitano di corvetta Eduard Körber che guidò il “Panther” verso i porti del Giappone e poi sul viaggio del ritorno. L’incrociatore tornò a Pola il 20 dicembre 1906.
Dopo modifiche agli armamenti – fu rimosso fra l’altro un tubo lanciasiluri – il 1° maggio 1907 l’incrociatore venne assegnato alla stazione di Trieste e fece due brevi crociere con l’Arciduchessa Maria Josepha a bordo. Il 23 aprile 1909 venne rimodernato: dotato di impianto elettrico e di nuovo armamento.
Il 16 agosto salpò da Pola per una terza missione in Estremo Oriente per tornare a Trieste il 15 novembre 1910. Dal 1911 al 1913 servì nella stazione di Trieste, nel 1915 fu di stazione a Valona, nel 1916 alle Bocche di Cattaro partecipando al bombardamento della fortezza del Lovcen in Montenegro.
Il 4 febbraio 1917 venne disarmato e trasfornato in alloggiamento per sommergibilisti a Gjenovic. Il 6 maggio 1918 venne portato a Pola e dal 29 maggio utilizzato come scuola per equipaggi. Il 3 luglio venne trasferito a Buccari da dove, nel novembre, alla fine della guerra, salpò per Fiume per essere sequestrato dagli Alleati. Assegnato alla Gran Bretagna, venne venduto a demolitori di Messina e smantellato nel 1920.