Significato del nome:
Hermann Freiherr von Spaun, Capo del Comitato Tecnico della Marina (Capo della Sezione Navale del Ministero della Guerra della duplice monarchia austro-ungarica) e Comandante in capo della Marina dal 1897 al 1904, nato a Vienna il 9.5.1833, deceduto a Gorizia il 23.5.1919.
Unità gemelle:
“Helgoland” (simile), “Novara” (simile), “Saida” (simile)
Cantiere di costruzione:
Pola, Arsenale di Pola; impostazione: 30.5.1908; varo: 30.10.1909; ingresso in servizio: 15.11.1910; costo complessivo: 10.400.000 corone
Dislocamento
3.500 tonn., 4.007 tonn. ad allestimento completato (altre fonti: 3.943 tonn.)
Dimensioni
lunghezza al galleggiamento: 129,65; lunghezza fuori tutto: 130,64; larghezza: 12,77 m; immersione: 4,58 m (5,29 m ad allestimento completato)
(altre fonti: larghezza 12,79 m; immersione: 5,00 m)
Propulsione
2 turbine a vapore Parson, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino; 16 caldaie Yarrow; 4 eliche del diametro di 2,10 m, a rotazione esterna; solo le due eliche interne venivano utilizzate a rotazione invertita nei cambiamenti di rotta; potenza: 25.000 Hp
(altre fonti: potenza: 25.130 HP)
Velocità
27 nodi; autonomia: 1600 miglia a 24 nodi; combustibile: 786 tonn. di carbone
Protezione
cintura: 60 mm; ponte: 20 mm
(altre fonti: artiglierie: da 40 mm; torrione di comando: da 50 mm)
Armamento
7 cannoni Skoda L/50 da 10 cm; 1 cannone Skoda a tiro rapido L/44 da 4,7 cm; 1 cannone Skoda L/50 da 7 cm (dal 1915); 2 tubi lanciasiluri da 43,3 cm (8 tubi lanciasiluri da 53,3 cm in 4 postazioni doppie dal 1915); 6 siluri (8 siluri dal 1915); 60 mine
Equipaggio
permanente effettivo: 17 + 294 uomini nel 1910
di complemento: 19 + 300 uomini
Storia
L’ “Admiral Spaun” fu la prima nave della k.u.k. Kriegsmarine battezzata in onore di una persona vivente che non appartenesse alla famiglia imperiale. La decisione fu presa dall’Imperatore Franz Joseph in persona per onorare i 54 anni di servizio in marina di Hermann Spaun. Il varo fu effettuato con apparato motore e parte dell’armamento già installati. L’incrociatore era la prima nave della k.u.k. Kriegsmarine con motore a turbine. Spaun non mancò di presenziare alla cerimonia del varo.
Nel 1911, entrato in servizio, effettuò la sua prima crociera di addestramento nel Mare Egeo e Mediterraneo Orientale (Argostoli, Volo, Salonicco, Smyrna, Gallipoli, Costantinopoli, dove il comandante e gli ufficiali furono ricevuti dal Sultano, poi Zante e Corfù). Nel 1912, dopo aver subito lievi danni in una collisione nel Canale di Fasana con il cacciatorpediniere “Scharfschütze“, mosse di nuovo, nel novembre, verso Costantinopoli mentre era in corso la guerra dei Balcani. Nel marzo 1913 partecipò ad un’azione dimostrativa contro il Montenegro.
Nel marzo 1914 l’ “Admiral Spaun” era a Trieste per accompagnarvi la flotta inglese e, allo scoppio della prima guerra mondiale, salpò per proteggere la navigazione verso Costantinopoli dell’incrociatore da battaglia tedesco “Goeben” che tentava di sfuggire alla flotta inglese. Durante la prima guerra mondiale l’ “Admiral Spaun“, come del resto tutto il naviglio leggero della k.u.k. Kriegsmarine, venne largamente impegnato in Adriatico in varie missioni di scorta, appoggio a sommergibili e idrovolanti e posa di campi minati, prendendo anche parte ad azioni di bombardamento del territorio italiano come nel maggio 1915 alle isole Tremiti, azione che si svolse in contemporanea al bombardamento da parte della flotta austro-ungarica di Ancona. Di stanza a Pola, l’incrociatore ricevette a Trieste, nell’ottobre 1917, la visita dell’Imperatore Carlo I. Partecipò il 19 dicembre 1917 al bombardamento di Cortellazzo.
Dopo la fine della guerra, nel 1919, fu trasferito da Pola a Venezia, dove partecipò, come preda di guerra, alla Parata della Vittoria il 25 marzo 1919. Promesso alla Francia con la clausola di demolirlo entro un anno, l’ “Admiral Spaun“, fu poi ceduto all’Italia. Nel 1922 era ancora ancorato nel porto di Venezia per essere poi infine demolito.