Prinz Eugen
nave corazzata da battaglia (classe Tegetthoff)
Significato del nome:
Generale, nato nel 1663, deceduto nel 1736, vincitore dei Turchi.
Unità gemelle:
“Viribus Unitis“, “Tegetthoff“, “Szent István” (simile)
Cantiere di costruzione:
Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Marco; progettista: Siegfried Popper; numero di costruzione: n° 451; impostazione: 21.3.1910; varo: 30.11.1912; completamento: 8.7.1913; ingresso in servizio: 17.7.1914; costo complessivo: circa 60.000.000 corone
Dislocamento:
20.013,55 tonn
(altre fonti: 19.698 tonn., 21.595 tonn. ad allestimento completato)
Dimensioni:
lunghezza fra le perpendicolari: 143,00 m; lunghezza al galleggiamento: 151,00; lunghezza fuori tutto: 152,18; larghezza: 27,34 m; immersione: 8,23 m;
(altre fonti: lunghezza fra le perpendicolari: 152,20 m; lunghezza fuori tutto: 159,94 m; larghezza: 27,28 m; immersione 8,58 m)
Propulsione:
4 turbine a vapore Parsons di cui 2 ad alta e 2 a bassa pressione, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino Sant’ Andrea; 12 caldaie Yarrow; 4 eliche di 2,75 m di diametro a rotazione esterna; potenza 27.183 Hp
Velocità:
20,41 nodi;
(altre fonti: velocità di crociera 10 nodi, velocità massima: 20,3 nodi);
autonomia: 4.200 miglia a 10 nodi; combustibile: 2.000 tonn di carbone
Protezione:
cintura: 280 mm; prua e poppa: 150 mm; torri: 200 – 280 mm; casematte: 180 mm; ponte: 30 – 48 mm
(altre fonti: torrione 350 mm)
Armamento:
12 cannoni trinati Skoda da 30,5 cm L/45; 12 cannoni singoli da 15 cm L/50; 18 cannoni singoli antiaerei SKF da 7 cm; 4 tubi lanciasiluri da 533 mm
Equipaggio:
permanente effettivo: 37 uffciali superiori + 16 sottoufficiali + 993 uomini
Storia:
Fu la quarta nave della k.k. e della k.u.k. Kriegsmarine ad essere chiamata con questo nome. La precedettero, nell’ordine, un vapore a ruote, costruito nell’Arsenale di Venezia fra il 1853 e il 1856, poi ribattezzato “Andreas Hofer“; una fregata corazzata, costruita nel Cantiere San Marco di Trieste, fra il 1861 e il 1863, che partecipò alla battaglia di Lissa e infine una corazzata a casamatta, costruita a Pola, nel cantiere di Scoglio Olivi fra il 1874 e il 1878, che rimase in servizio, col nome di “Vulkan“, sino al 1919.
Madrina in occasione del varo della Prinz Eugen fu l’Arciduchessa Marie Christine accompagnata dall’Arciduca Peter Ferdinand e da altre Arciduchesse della Casa Reale.
Appena entrata in servizio partecipò nell’estate del 1914 a manovre tattiche ed esercitazioni di tiro nel tratto di mare antistante Pola. La sua prima azione bellica iniziò il 7 agosto 1914 quando salpò da Trieste per andare in appoggio alle navi tedesche “Goeben” e “Breslau” in viaggio nel Mediterraneo. Dirigendosi tuttavia queste ultime su Istanbul ed evitando ogni ingaggio con le navi francesi e inglesi, la “Prinz Eugen” l’8 agosto tornò indietro.
Il 24 maggio 1915 uscì con la squadra per partecipare al bombardamento di Ancona e delle coste italiane ma non sparò nemmeno un colpo. Rientrata a Pola vi rimase di stanza sino alla fine della guerra, spostandosi solo verso Fasana.
Il 31 ottobre 1918 la nave era tutta illuminata. Il 10 novembre innalzò le bandiere inglese e italiana, ma nei giorni successivi solo quest’ultima. Nel 1920 fu ceduta alla Francia come riparazione dei danni di guerra e trainata senza alcuna bandiera a Tolone. I cannoni furono smontati. Il 28 luglio 1922 fu affondata a sud di Tolone durante un’esercitazione di tiro a grande distanza dalle corazzate francesi “Jean Bart“, “Paris” e “Bretagne“.