Monarch (16)

Monarch

corazzata costiera (incrociatore da battaglia di 2. classe)

 (classe Monarch)

Significato del nome:

Re, monarca.

Unità gemelle:

Budapest“, “Wien

Cantiere di costruzione:

Pola, Arsenale di Pola; progettista: Siegfried Popper;  impostazione: 31.7.1893;  varo: 9.5.1895;  completamento: 1.5.1897;  ingresso in servizio: 11.5.1898;  costo complessivo 9.168.390 corone

Dislocamento:

5.636 tonn.,  5.878 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza fra le perpendicolari: 93,30 m;  lunghezza al galleggiamento: 97,67;  lunghezza fuori tutto: 99,22;  larghezza: 17,00 m;  immersione: 6,39 m (6,66 m ad allestimento completato)

Propulsione:

2 motrici alternative a 3 cilindri verticali a triplice espansione, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino;  16 caldaie cilindriche; 2 eliche da 4,42 m di diametro a 3 pale, rotazione esterna;  potenza: 8.500 Hp

Velocità:

17,4 nodi a 135 giri;  autonomia: 3.000 miglia a 10 nodi di velocità; combustibile:  500 tonn. di carbone  

Protezione:

cintura: da 220 a 270 mm, altezza 2,1 m;  torri: 250 mm;  casematte: 80 mm;  ponte: 40 mm

Armamento:

4 cannoni binati SK Krupp C94 da 24 cm;  6 cannoni singoli AH-Skoda da 15 cm; 10 cannoni singoli a tiro rapido AH-Skoda da 4,7 cm;  4 cannoni singoli a tiro rapido Hotchkiss da 4,7 cm; 1 mitragliatrice  MG da 8 mm;  2 cannoni da sbarco Uchatius da 7 cm;  2 tubi lanciasiluri AUT-Fiume Mk 2 da 458 mm;  6 siluri

Equipaggio:

permanente effettivo: 26 + 415 uomini nel 1907;  26 + 408 uomini nel 1908
di complemento: 23 + 520 uomini

Storia:

Con la costruzione delle navi della Classe “Monarch“, l’Austria-Ungheria rinnovò profondamente la concezione del suo naviglio da guerra: per la prima volta infatti vennero montate vere torri. Tuttavia si trattava di navi troppo piccole, benchè avessero buone doti nautiche e di velocità. Vennero ufficialmente designate come corazzate da difesa costiera.
Madrina in occasione del varo fu l’Arciduchessa Maria Theresia, presenti l’Imperatore Franz Joseph e gli Arciduchi Carl Ludwig, Franz Ferdinand, Ludwig Viktor, Franz Salvator e Carl Stefan con la consorte. La bandiera da battaglia fu donata dalle consorti degli ufficiali.
Dopo le soddisfacenti prove in mare fu visitata a Pola, il 9 maggio 1898, dall’Arciduca Franz Ferdinand e divenne la nave ammiraglia della 1ª Divisione navi da battaglia, al comando del barone contrammiraglio Franz von Minutillo. Nell’ottobre 1899 incrociò nel Mare Egeo e nel Mediterraneo Orientale. L’anno successivo divenne nave di bandiera del contrammiraglio Rudolf conte Montecuccoli.
Nel 1901 furono installati due nuovi cannoni a tiro rapido da 4,7 cm. L’anno successivo, in primavera, al comando del contrammiraglio Julius von Ripper effettuò con l’intera squadra una crociera di addestramento nel Mediterraneo toccando Corfù, Algeri, Cartagena, Barcellona, Tolone, La Spezia, Napoli, Taranto, Zante, Valona e Durazzo prima di rientrare a Pola. Nel 1904 la crociera di addestramento si svolse nel Mare Egeo.
Nel 1905 la “Monarch” divenne nave ammiraglia della 2ª Divisione e l’anno successivo nave di bandiera del contrammiraglio Anton Haus. Furono nel frattempo installati i nuovi cannoni da 3,7 centimetri e da 7 centimetri L/18.
Nell’ottobre 1907, poco fuori Pola, intervenne in aiuto della nave del Lloyd Austriaco “Galatea“, in difficoltà per la fitta nebbia. Nel 1912 troviamo la “Monarch” nave ammiraglia della 4ª Divisione e, in questa veste, effettuò nella primavera del 1914 una crociera di addestramento nel Mediterraneo Orientale toccando anche Alessandria d’ Egitto.
Al comando del contrammiraglio von Barry, come nave ammiraglia della 5ª Divisione, nell’agosto 1914, nel corso di una missione esplorativa avvistò nell’Adriatico Meridionale la flotta francese senza però entrare in contatto con essa: proseguì così verso le coste del Montenegro con l’incarico di sostenere, con il fuoco dei propri cannoni, gli sbarchi delle truppe austro-ungariche. Rientrata a Pola fu trasferita nel 1916 alle Bocche di Cattaro.
Il 1° febbraio del 1918 a bordo della “Monarch” scoppiò un ammutinamento che fu represso in pochi giorni. La “Monarch” fu poi assegnata come nave-dormitorio dei sommergibilisti di base a Cattaro. Divenuta proprietà del Regno di Jugoslavia passò nel 1920, come riparazione dei danni di guerra, al Regno Unito che però la rivendette subito ai demolitori italiani di Ancona.