Erzherzog Albrecht
(dal 1908 Feuerspeier, dal 1920 Buttafuoco)
cannoniera (Kasemattschiff)
Significato del nome:
Il figlio dell’Arciduca Carlo, nato nel 1817, deceduto nel 1894, generale vincitore a Custoza.
Il secondo nome della nave, “Feuerspeier“, significa sputafuoco e non “Buttafuoco” come fu ribattezzata dopo essere passata alla Regia Marina Militare Italiana.
Unità gemelle:
“Custoza” (simile)
Cantiere di costruzione:
Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Marco; progettista Josef Romako; impostazione: 1.11.1869; varo: 24.4.1872; completamento: 16.6.1874; entrata in servizio: 27.10.1874
Dislocamento:
5.940 tonn., 6.679,52 tonn. ad allestimento completato
Dimensioni:
lunghezza prua-poppa: 86,92 m; lunghezza al galleggiamemto: 87,87 m; lunghezza fuori tutto: 91,65 m; larghezza al galleggiamento: 17,14 m; immersione: 7,43 m; i portelli dei cannoni erano 3,10 m sopra il mare
Propulsione:
1 motrice a 2 cilindri orizzontali. costruita nello Stabilimento Tecnico Triestino; 6 caldaie con 26 focolai; 1 elica Griffith del diametro di 6,32 m a 2 pale con rotazione a sinistra; potenza: 4.393 Hp
Velocità:
13,38 nodi a 65 giri/minuto; autonomia a tutta forza: 1.472 miglia
Protezione:
cintura: 203 mm sopra tavolato di teak di 203 mm; casamatta: 177 mm; ponte: 37 mm
Armamento:
8 cannoni Krupp da 24 cm in due casematte (proietto da 450 libbre ); 6 cannoni da 9 cm sul ponte; 2 cannoni da 7 cm in coperta; nel 1873 l’equipaggio era armato con 290 carabine, 88 revolver e 105 sciabole
Equipaggio:
nel 1875 481 uomini; nel 1877 543 uomini; nel 1880 543 uomini; nel 1907 120 uomini
Storia:
L’ “Erzherzog Albrecht” fu la prima nave austro-ungarica costruita con scafo in ferro e sperone dopo la battaglia di Lissa. Aveva armamento velico originale a nave (3 alberi a vele quadre), che nel 1877 venne alleggerito e trasformato in nave goletta (1 albero a vele quadre e 2 alberi con gabbia e randa).
Nel 1875 per il suo primo incarico fu inviata a Pola per l’assegnazione alla Squadra con compiti di flotta, esercitazioni ed istruzione dell’equipaggio. Nel 1880 venne ancora ridotta la velatura e venne installato l’impianto di corrente elettrica a bordo. Dal 14 maggio 1881 venne impiegata in una crociera di esercitazione nel Mediterraneo Orientale e a Malta. Il 18 dicembre 1881 venne inviata a La Goletta per i disordini causati dall’occupazione francese della Tunisia. Nel gennaio 1882 era alle Bocche di Cattaro a proteggere lo sbarco delle truppe austro-ungariche.
Il 1° agosto 1882 era presente all’inaugurazione della Fiera Campionaria Internazionale dell’Impero Austro-Ungarico che si svolgeva a Trieste: la nave fu illuminata per la durata della manifestazione tutte le sere. Fecero seguito varie crociere di addestramento nel Mare Adriatico e la partecipazione alle manovre nella Flotta. Nel 1885 fu installato l’apparato lanciasiluri e nel 1887 vennero installati i cannoni a tiro rapido. Nel 1888 vennero sostituite le caldaie.
Nel 1890 venne assegnata alla Riserva Navale. Nel 1892-1893 venne portata nell’Arsenale di Pola dove fu dotata di paratie stagne. Il 16 novembre 1904 venne assegnata alla stazione di Kumbor nelle Bocche di Cattaro.
Il 31 marzo 1908 venne radiata e registrata come pontone per essere utilizzata come alloggio per gli Allievi della Scuola di Artiglieria di Pola. L’unità fu ribattezzata “Feuerspeier“. I lavori di trasformazione nell’Arsenale di Pola iniziarono in maggio e terminarono in tempo per il suo utilizzo nell’anno accademico 1909-1910 ed in quel compito proseguì negli anni successivi. Nel 1916 con l’incremento della Flotta Sommergibili venne adattata ad acquartieramento per i numerosi equipaggi tedeschi degli U-Boot operanti in Adriatico.
Nel 1920 venne consegnata all’Italia che la portò a Taranto e le diede il nome di R.N. “Buttafuoco” continuando ad utilizzarla come nave-caserma per l’alloggiamento degli equipaggi dei sommergibili italiani del IV° Gruppo. In seguito le venne data la sigla “GM 64“. Nel 1947 era ancora nell’Arsenale di Taranto, dove venne infine demolita nel 1955, dopo 83 anni dal varo.