Budapest (18)

Budapest

corazzata costiera (incrociatore da battaglia di 2. classe)

 (classe Monarch)

Significato del nome:

La capitale dell’Ungheria.

Unità gemelle:

Monarch“, “Wien

Cantiere di costruzione:

Trieste, Stabilimento Tecnico Triestino, Cantiere San Rocco; progettista:  Siegfried Popper;  impostazione: 16.1.1893;  varo: 27.4.1896;  ingresso in servizio: 12.5.1898.  

Dislocamento:

5.493 tonn.,  5.878 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni:

lunghezza prua-poppa: 93,30 m;  lunghezza fuori tutto: 97,67; larghezza: 17,00 m;  immersione: 6,39 m  (6,66 m ad allestimento completato)

Propulsione:

2 motrici alternative a 3 cilindri verticali a triplice espansione, costruite nello Stabilimento Tecnico Triestino;  16 caldaie cilindriche Belleville, costruite nella fabbrica inglese Maudslay & Sons;  2 eliche del diametro di 4,42 a 3 pale;  potenza: 9.180 Hp 

Velocità:

17,8 nodi a 135 giri

Protezione:

cintura:  da 220 a 270 mm; torri:  250 mm; casematte:  80 mm; ponte:  40 mm

Armamento:

4 cannoni Krupp-Schnellader L/ 40 da 2,4 cm;  6 cannoni L/40 da 15 cm; 10 cannoni a tiro rapido L / 44 da 4,7 cm;  4 cannoni a tiro rapido da 4,7 cm;  2 tubi lanciasiluri laterali da 450 mm;  4 siluri

Equipaggio:

permanente effettivo: 26 + 415 uomini nel 1907
di complemento: 23 + 520  uomini

Storia:

Con la costruzione della navi della Classe “Monarch” (“Budapest“, “Wien” e, appunto, “Monarch“) su disegno del nuovo direttore delle costruzioni navali, il progettista Siegfried Popper, la duplice monarchia austro-ungarica rinnovò profondamente la concezione del suo naviglio da guerra: per la prima volta infatti vennero montate vere torri. Tuttavia, a causa delle limitazioni imposte ai costi, erano navi troppo piccole per garantire la massima efficienza anche se avevano buone doti nautiche e di velocità. Vennero ufficialmente designate come corazzate da difesa costiera.
In occasione del varo madrina della nave, in rappresentanza dell’Arciduchessa Maria Valeria, fu la contessa Marie Szechenyi-Andrassy. Al varo partecipò anche una delegazione della città di Budapest guidata  dal Sindaco, dottor Carl Rath.
Entrata in servizio di squadra nel 1899, la “Budapest” effettuò nel novembre-dicembre 1899 una crociera di addestramento nel Mediterraneo Orientale, toccando il Pireo, Salonicco, Smyrna, Beirut, Suda e Malta. Nel marzo-aprile 1901 effettuò una crociera di addestramento nel Mediterraneo Centrale e Occidentale toccando Corfù, Algeri, Cartagena, Barcellona, Tolone, La Spezia, Taranto, Valona e Durazzo. Nella primavera del 1903 effettuò un’altra crociera di addestramento, questa volta nel Mar Egeo.
Nel 1906 entrò in cantiere a Pola per manutenzione: in questa occasione vennero installati i cannoni da 3,7 cm e quelli da 7 cm L/18. La “Budapest” fu poi destinata a nave scuola nel 1913-1914.
Nel gennaio 1916 partecipò al bombardamento della fortezza del Lovcen sulle coste del Montenegro e il 16 novembre al bombardamento delle batterie  italiane di Cortellazzo, vicino a Jesolo. Il 19 novembre 1917 ricevette la visita dell’Imperatore Karl I.
Delle unità della sua classe, la “Budapest” venne disarmata nel marzo 1918 per essere utilizzata come base appoggio per i sommergibili di stanza a Pola e dall’aprile 1918 divenne nave appoggio per gli equipaggi della base. Nel maggio – giugno 1918 al posto della torre prodiera venne installato a bordo un obice da 38 cm / 17 calibri per missioni di bombardamento costiero che non furono mai realizzate.
Nel 1920 la “Budapest” venne ceduta alla Gran Bretagna come riparazione per i danni di guerra, la quale la vendette ai demolitori italiani.