Turul (387)
cacciatorpediniere

Significato del nome

Uccello mitologico legato alle leggende sull’origine dei Magiari; il turul è immaginato come un falco di enormi dimensioni; la parola deriva dal turco (togrul o turgul significa falco pellegrino).

Unità gemelle

Huszar, Ulan, Streiter, Wildfang, Scharfschütze, Uskoke, Pandur, Csikos, Reka, Velebit, Dinara, Huszar II, Warasdiner

Cantiere di costruzione

Fiume, Cantiere Danubius; impostazione: 27.7.1907; varo: 9.8.1908; completamento: 31.12.1908; ingresso in servizio: 1.1.1909; costo complessivo: 1.555.594 corone

Dislocamento

390 tonn., 420 tonn. ad allestimento completato

Dimensioni

lunghezza fra le perpendicolari: 67,13 m; lunghezza fuori tutto: 68,39 m; larghezza: 6,25 m; immersione: 1,78 m (1,85 m ad allestimento completato)

Propulsione

2 motrici da 4 cilindri cadauna, costruite nello Stabilimento Danubius di Budapest; 4 caldaie Yarrow; 2 eliche; potenza: 6.000 Hp

Velocità

28,5 nodi; autonomia: 500 miglia a 28 nodi; combustibile: 90,6 tonn. di carbone

Protezione

/

Armamento

  • nel 1909: 1 cannone da 70 mm; 7 cannoni da 47 mm; 2 tubi lanciasiluri da 455 mm in coperta
  • nel 1912: 1 cannone da 70 mm; 5 cannoni da 70 mm; 2 tubi lanciasiluri da 455 mm in coperta
  • dal 1915: in aggiunta 1 mitragliatrice MG

Equipaggio

permanente effettivo: 4 + 61 uomini nel 1908

Storia

Entrato in servizio il “Turul” fu assegnato alla Flottiglia torpediniere. Nel 1912 venne sostituito l’ armamento secondario montando i cannoni L/30 da 70 milimetri al posto dei pezzi precedenti da 47 millimetri.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il “Turul” operò lungo le coste della Dalmazia e dell’ Albania fra Cattaro, Durazzo e Valona sino ad essere assegnato nel novembre 1914 alla stazione di Sebenico. Fu presente all’ affondamento del s sommergibile francese “Curie” avvenuta il 20 dicembre. Nel 1915 trainò il sommergibile tedesco “U 25” vicino alle coste italiane e proseguì l’ azione bombardando Bari. Mentre rientrava da un attacco a Medua fu intercettato da un sommergibile nemico evitando il siluro lanciatogli contro, che passò sotto la sua chiglia. Nel giugno 1916, mentre si trasferiva da Pola a Cattaro, si arenò, navigando a diciotto nodi di velocità, presso Capo Planka e fu disincagliato dal rimorchiatore “Herkules”e dalle navi appoggio “Pronta” e “Berlorie” che erano andati in suo soccorso e che poi lo trainarono a Pola per le riparazioni.
Nel settembre 1917 ebbe uno scontro a fuoco con torpediniere italiane a 34 miglia a est di San Giovanni in Pelago e nel novembre partecipò al bombardamento di Cortellazzo. Nel febbraio 1918 era con la 3ª Divisione alle Bocche di Cattaro, attaccando poi nell’ aprile e nel maggio la costa italiana. Nel corso del 1918 il “Turul” compì in totale 55 missioni di scorta convoglio, 1 di appoggio ad attacco aereo e 5 di cacciamine.
La fine della guerra lo sorprese a Pola. Nel 1920 fu assegnato all’ Italia con l’ impegno di avviarlo entro sei anni alla demolizione.