Scuola macchinisti di Pola
(Maschinen-Schule von Pola)

Storia:

Dopo la perdita della città di Venezia nel 1848, l’Ufficio Centrale Militare di Vienna si trovò nella necessità di individuare un nuovo porto militare. La scelta era tra i porti di Pola e quello di Trieste. Nel 1857 fu scelto il porto di Pola soprattutto su decisione dell’Arciduca Ferdinand Max. Iniziò una frenetica e gigantesca attività di costruzione. Il già esistente Cantiere di Scoglio Olivi (Oliveninsel) fu ampliato, mentre il cuore della piazzaforte navale diventava l’Arsenale Navale (Seearsenal), costruito secondo i piani del tenente colonnello Karl Möring. Così nacque gradualmente a sud-ovest del Monte Zaro il quartiere navale con l’Ospedale di Marina (Marine-Spital), la Chiesa della Marina (Marine-Kirche), le Carceri della Marina (Marine-Gefangenhaus), la Scuola Macchinisti (Maschinen-Schule), il Cimitero della Marina (Marine-Friedhof) e il Circolo della Marina (Marine-Kasino).
Nella Scuola Macchinisti i candidati sottufficiali seguivano un corso tecnico di tre anni, iniziando a frequentare la scuola a 17 anni di età. La scuola preparava sottufficiali per due specialità: motoristica (Maschinendienst) ed elettrica (Elektrodienst). La Scuola aveva una reputazione eccellente e fu una delle prime scuole elettrico-ingegneristiche in Europa.
Dopo aver conseguito il diploma, gli studenti della Maschinenschule venivano promossi di grado nello stesso modo degli studenti della Scuola Marittima di Sebenico, ottenendo, nel loro caso, il grado di capo-ingegnere di Marina di 1ª Classe (Marine-Oberingenieur 1ª Klasse), grado che era equivalente a quello di capitano di vascello (Linienschiffskapitän). A differenza degli allievi della Scuola Marittima di Sebenico gli studenti della Scuola Macchinisti di Pola potevano frequentare corsi di specialità subito dopo la laurea.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914, direttore della Scuola era il capitano di vascello (Linienschiffskapitän) Alois Schusterschitz.  Nel corso della prima guerra mondiale la Scuola Macchinisti fu trasferita a Budapest.

La giornata alla Scuola Macchinisti di Pola

La giornata degli allievi della Scuola Macchinisti di Pola iniziava alle cinque. Dopo gli esercizi ginnici (5:30 – 6) e la colazione (6 – 6:30), si preparavano i materiali necessari per le lezioni, la completezza dei quali veniva verificata dal capoclasse. Alle sette suonava il campanello elettrico e il docente faceva ingresso in aula, salutato dagli allievi irrigiditi sull’attenti.
Un cenno di saluto con il capo e un gesto della mano per far sedere i giovani erano i preliminari della lezione, che durava due ore. Al termine, alle 9, si consumava una seconda piccola colazione. Dalle 9.15 alle 11.45 si teneva la seconda lezione e quindi il rancio alle 12. Nel pomeriggio si faceva lezione dalle 13 alle 17, meno il sabato, perchè era il solo giorno in cui le lezioni finivano alle 12.
Il secondo rancio era alle diciotto preceduto da un’ora di libertà, dedicata normalmente al passeggio in cortile. Dalle 19:00 alle 21:00 era lasciata facoltà di studiare, anche se, a dire il vero, gli esercizi da fare erano talmente tanti da rendere indispensabile dedicare allo studio quello spazio di due ore. Alle 21:00, il silenzio.
Nell’orario di lezione erano comprese anche le ore d’istruzione pratica in Arsenale e quelle dedicate alla ginnastica. Il sabato pomeriggio, dalle 13:00 alle 16:00, era dedicato alla pulizia dei locali seguita dalla distribuzione della biancheria pulita e dalla doccia.
Alla domenica, la sveglia suonava alle 6 e l’unico impegno della mattinata era la messa, celebrata nella Chiesa della Marina, dedicata alla Madonna del Mare.
Nel pomeriggio, gli allievi dei primi due anni di corso si radunavano dopo il primo rancio, alle 13:00, per l’uscita collettiva, al rientro dalla quale essi consumavano il secondo rancio. Quelli del terzo anno godevano, invece, della libera uscita fino alle 20:00.